La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, bilancio magro mancano 500mila euro

di Salvatore Santoni
Sorso, bilancio magro mancano 500mila euro

Allarme rosso in Comune: impossibile al momento arrivare al pareggio Già tagliati 2 milioni e mezzo alla voce opere pubbliche, servono altre sforbiciate  

13 febbraio 2020
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SORSO. Allarme rosso in municipio: per chiudere il bilancio di previsione manca all’appello mezzo milione. La notizia è trapelata quando l’amministrazione comunale ha cominciato a far volteggiare la tagliola nel tentativo di far quadrare i numeri del suo primo documento contabile. E infatti le prime contromisure dell’esecutivo, guidato dal sindaco Fabrizio Demelas, sono già scattate: l’elenco annuale delle opere pubbliche previste è “dimagrito” di 2,5 milioni di euro. Ma il pareggio di bilancio è ancora lontano: servono altri tagli oppure nuove entrate.

L’impasse. Il primo problema può essere derubricato a pura sfortuna. Pare, infatti, che sia scappato un errore nella contabilizzazione delle partite di giro. Dal punto di vista tecnico si tratta di cifre che – è intuibile già dal nome – compaiono tra entrate e uscite in maniera identica. A quanto pare, però, sono sparite dalle uscite dando l’impressione che il Comune potesse spendere soldi in realtà inesistenti. Superata la défaillance, si è manifestato il vero problema: la voragine di spese. A far lievitare i numeri, tra le altre cose, ci sarebbero le nuove assunzioni previste, e in parte già effettuate, dall’amministrazione comunale. Tra l’altro in passato alcune figure apicali lavoravano part time oppure in convenzione con altri enti, e quindi pesavano sul bilancio di Sorso in misura ridotta. A partire dal 2020, invece, prestano servizio full time e quindi il costo del personale è chiaramente cresciuto.

Le lacrime. I primi sacrifici per metterci una pezza sono già nero su bianco nel piano triennale delle opere pubbliche approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale. Si tratta di una duplice lettura del programma avvenuta in due riunioni a distanza di pochi giorni. Il 5 febbraio esce la terza modifica del piano, e dai numeri le cose sembravano andare ancora bene. E invece pochi giorni dopo, lunedì 11, il programma di investimenti subisce una secca sforbiciata. Soprattutto sull’annualità in corso, il 2020, dove la previsione di spesa con fondi da bilancio è passata da 630 a 530mila euro. Le cose non vanno meglio prendendo in considerazione gli investimenti totali previsti sempre quest’anno: 2 milioni e mezzo in meno rispetto a quelli pianificati una settimana fa.

Il sangue. La voce più consistente riguarda un mutuo da 1,5 milioni che l’amministrazione comunale intendeva contrarre già da quest’anno, e che invece slitta alle annualità successive. Fondi pensati per realizzare la riqualificazione di piazza Marginesu (un milione) – caldeggiata dal consigliere regionale Antonello Peru insieme al recupero dell’ex caserma – e altri 500mila per la messa in sicurezza della viabilità urbana. Nonostante i primi tagli, però, i numeri ancora non tornano. Per portare il bilancio in pareggio c’è infatti da tagliare ulteriori 500, forse anche 550mila euro. Sempre che non si decida coprendo le spese aumentando le entrate, e quindi le tasse. Ecco perché la situazione è diventata un grattacapo per il sindaco e l’esecutivo, che in queste ore tentano di superare lo stallo.

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