La Nuova Sardegna

Sassari

Cuccureddu: «Confermato il flop per il Capodanno»

di Salvatore Santoni
Cuccureddu: «Confermato il flop per il Capodanno»

L’ex sindaco di Castelsardo insiste: «Un calo di presenze del 62% nelle festività» Attacco al successore Capula: «Abbiamo lasciato un’eredità che è stata sprecata»

29 febbraio 2020
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CASTELSARDO. Presenze turistiche in picchiata per il Natale e il Capodanno nella rocca dei Doria. Ne è convinto l’ex sindaco Franco Cuccureddu che, armato dei dati definitivi sull’imposta di soggiorno, ritorna sulla querelle avviata nelle scorse settimane col suo successore Antonio Capula.

Secondo il consigliere di minoranza, i numeri acquisiti in Comune confermano che i pernottamenti nelle strutture ricettive sono diminuiti di oltre il 60 per cento. E la colpa sarebbe tutta dell’attuale maggioranza. Durante la polemica, divampata nelle scorse settimane, il sindaco Capula aveva rispedito le critiche al mittente contestando Cuccureddu e affermando che la prima analisi si basava su dati parziali. Questo perché, nell’ultima puntata della querelle tra i due, il consigliere aveva confrontato soltanto le presenze dei mesi di dicembre 2018 e 2019. Mancavano quindi all’appello i dati del mese di gennaio 2020, quelli che prendono in considerazione anche i check-out degli ospiti effettuati il giorno di Capodanno. «Il Comune ha fornito anche i dati ufficiali di gennaio – spiega oggi in una nota Cuccureddu – che certificano un calo di presenze superiore al 51 per cento. Sommando quindi le dichiarazioni ufficiali degli operatori sulle presenze di dicembre a quelle di gennaio, al fine di coprire interamente tutto l’arco delle manifestazioni, il calo rispetto all’anno precedente si attesta su un drammaticamente eloquente meno 62,2 per cento».

L’ex sindaco di Castelsardo mastica amaro per un risultato che considera molto negativo per l’intera comunità e punta il dito contro l’attuale maggioranza. Questo anche alla luce di una programmazione effettuata nel passato dalla sua amministrazione che rivendica con forza. «Per evitare questo costosissimo flop – prosegue Cuccureddu – non è bastato aver lasciato in eredità alla nuova amministrazione gli introiti della tassa di soggiorno e degli ingressi al Castello, le diciotto edizioni di un format di successo, le risorse ottenute vincendo i bandi sui grandi eventi della Regione e della Fondazione di Sardegna, ai quali si sono aggiunte le risorse del famigerato progetto per il bando della Camera di commercio».

Infine una preghiera alla maggioranza: «Ci si augura per il futuro che si pianifichino con maggiore attenzione le ingenti risorse e non si perdano ulteriori opportunità, come purtroppo avvenuto con la mancata partecipazione al bando della Fondazione di Sardegna, al fine di evitare di vanificare gli sforzi ultradecennali per fare di Castelsardo una prestigiosa meta turistica non solo estiva, e un modello per l’attrazione di flussi turistici differenziati (culturali, dei Borghi, grandi eventi) in Sardegna».

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