La Nuova Sardegna

Sassari

Le case popolari di Sorso tra incuria e degrado

di Salvatore Santoni
Le case popolari di Sorso tra incuria e degrado

Intonaci delle facciate che cadono, cornicioni pericolanti e ascensore fuori uso Protestano gli inquilini di via Santoni: «Area deve intervenire al più presto» 

04 marzo 2020
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SORSO. Un campo minato fatto di incuria e degrado nelle case popolari di Sorso. È la situazione critica in cui versano, ormai da anni, le vecchie palazzine dell’Area di via Santoni. Esasperati i residenti: «Ci hanno abbandonato».

Il tour delle criticità comincia dalla facciata dell’imponente caseggiato di quattro piani fuori terra. Gli intonaci sono gonfi e screpolati, e in qualche punto hanno ceduto del tutto.

In cima all’immobile poi, il cornicione minaccia i passanti ogni giorno. I ferri d’armatura sono infatti scoperti e arrugginiti, e si gonfiano giorno dopo giorno sputando fuori calcinacci (quando va bene) oppure a volte anche grosse pietre.

Problemi anche nei marciapiedi del cortile e nei malandati muri perimetrali dove sono innestate le ringhiere, che non sono nemmeno loro in buone condizioni. Ci poi infiltrazioni e muffe sparse un po’ dappertutto.

Da segnalare anche il pessimo stato di alcuni pluviali che corrono sopra a colonne portanti, e quindi le tengono costantemente inzuppate d’acqua.

In sintesi, c’è una situazione che già da sola basterebbe a rendere complicata la vita dei residenti.

Ma purtroppo c’è dell’altro, come l’ascensore fuori uso, che mette a dura prova gli spostamenti di anziani e disabili. Quanto basta per dire che le case popolari di via Santoni stanno annegando nel degrado.

I residenti non intendono arrendersi allo status quo, e chiedono che l’ente proprietario degli immobili, l’Area, intervenga per mettere una pezza al problema.

«La situazione si commenta da sola – spiegano alcuni abitanti della palazzina –. Qui sta marcendo tutto e c’è il rischio che da un giorno all’altro qualcuno si faccia male. Il gestore dovrebbe mettere in sicurezza certe situazioni, qui ci sono anche bambini».

L’anno scorso i residenti, esasperati e preoccupati dalla situazione, avevano richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Una porzione di cornicione aveva infatti ceduto piombando a terra.

Oltre ai timori dei residenti per la propria incolumità e quella per le altre persone che transitano sotto alla palazzina, c’è anche il pericolo di danni alle auto in sosta. Ogni tanto, infatti, soprattutto durante le giornate ventose, il calcestruzzo in cima all’immobile si sbriciola e cade al suolo.

Ecco perché gli inquilini del palazzo ritengono che sia necessario pianificare al più presto un intervento di manutenzione.

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