La Nuova Sardegna

Sassari

«Al lavoro insieme per la “Divina Provvidenza”»

«Al lavoro insieme per la “Divina Provvidenza”»

Il presidente Boccia lo chiede ai sindacati. Dimissionari i delegati di Comune e Curia nel cda

07 marzo 2020
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SASSARI. «Abbiamo vissuto un periodo intenso con senso di responsabilità nei confronti degli ospiti e dei dipendenti, ora la Casa Divina Provvidenza dovrà proseguire un percorso, molto, molto difficile sarà quindi fondamentale fare le scelte giuste che portino la serenità ai lavoratori». All’indomani dell’accordo che ha scongiurato il fallimento della storica casa di riposo per anziani, il presidente Giuseppe Boccia commenta così il risultato raggiunto. Si apre, infatti, un nuova stagione ma occorrerà una lavoro corale. E a questo proposito il presidente Boccia lancia un invito: «Sarà fondamentale la collaborazione con tutte le sigle sindacali perché l’obiettivo imprescindibile e che tutti abbiamo in comune è la salvaguardia dell’istituto, un bene che appartiene a tutta la città».

Qualche mese fa la sorte della storica istituzione cittadina sembrava quasi segnata dopo che due dipendenti licenziati che non avevano ottenuto il risarcimento sancito da un giudice del lavoro, assistiti dai legati del sindacato Csa, avevano presentato istanza di fallimento. A febbraio il fascicolo era approdato in udienza e in quell’occasione il magistrato delegato aveva ricevuto da parte dell’ente la proposta di ammissione al concordato preventivo, procedura che avrebbe consentito di evitare il fallimento, nel caso la Fondazione vi fosse stata ammessa. A questa, per quanto solo ipotizzata soluzione, si erano opposti anche tre ex consiglieri d’amministrazione.

Ma poi le squadre “in guerra” si sono messe al lavoro, e hanno raggiunto un ’intesa determinante. I lavoratori otterranno i crediti maturati anche se rateizzati, sono stati riassunti, e anche gli altri dipendenti otterranno le loro spettanze. Alle trattative che hanno portato all’accordo afferma però di non aver partecipato la delegata dal sindaco, la consigliera comunale dei Cinque Stelle Laura Useri, perché dimissionaria e neanche il rappresentante della Curia, per lo stesso motivo. Dimissioni, molto recenti per la consigliera che è anche revisore dei conti, e che ora il sindaco e l’arcivescovo dovranno affrontare nominando un sostituto. Spiega Laura Useri: «È opportuno e necessario, per verità di cronaca, dissociare le nostre figure dal raggiungimento dell’accordo».



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