La Nuova Sardegna

Sassari

I gonfiabili chiudono o dimezzano gli ingressi

I gonfiabili chiudono o dimezzano gli ingressi

Consentita una sola festa di compleanno per volta, lo staff vigila sul rispetto delle distanze tra bimbi

07 marzo 2020
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SASSARI. Il coronavirus non fa sconti al calendario e passa sopra sbianchettando date, ricorrenze e soprattutto compleanni. Ne sanno qualcosa i bambini che compiono gli anni in queste settimane, i genitori che avevano organizzato le feste e i gestori dei locali che dovevano ospitarle. Le norme ministeriali e le ordinanze si prestano a interpretazioni un tantino larghe, e i parchi di divertimenti per avere una linea chiara e coerente con le direttive di legge, si sono rivolti al comando dei vigili urbani. Le indicazioni per tutti sono state le seguenti. Distanze interpersonali di almeno un metro, quindi dimezzamento della capienza. Se un locale ha l’autorizzazione per contenere 100 persone, ne ammetterà al massimo 50. E poi raccomandazioni martellanti da parte del personale ai vari ospiti: ridurre il contatto fisico, e utilizzare i dispenser di igienizzante liquido. La titolare di Il Mondo delle Feste Park a Predda Niedda era molto incerta sul da farsi: «All’inizio avevamo pensato di consentire solo una festa per volta all’interno dei 600 metri quadrati – dice Valeria Floris – Mantenere la stessa tariffa, far accompagnare i bimbi dai genitori, ma poi chiedere agli adulti di andare via. In questo modo le prescrizioni di sicurezza sarebbero state rispettate. Ma poi ci siamo detti: ne vale davvero la pena? Forse è meglio chiudere per questi dieci giorni, tutelare la salute di tutti, stringere i denti e aspettare che la vita ricominci serena. Quindi abbiamo annullato ogni festa ed ogni evento». Topolandia (Predda Niedda) invece si attiene scrupolasamente alle indicazioni della polizia municipale: «Dimezziamo le presenze, affiggiamo cartelloni che diano precise norme di comportamento, e il personale vigila che la sicurezza venga rispettata, ad esempio evitando l’affollamento dei bimbi in uno stesso gioco». Stessi accorgimenti dal Didò Family Club, che ha deciso di mettere a disposizione per le feste private l’intero locale, sospendendo l’attività nell’area ristoro. Altri locali sono incerti sul da farsi. Nella malaugurata ipotesi di un contagio tra bimbi, e in caso di denuncia da parte dei genitori, non sarebbe così automatico dimostrare il rigoroso rispetto delle prescrizioni, delle distanze, e degli obblighi di sicurezza. E si rischiano conseguenze penali. (lu.so.)

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