La Nuova Sardegna

Sassari

Via Stintino, abbandonata la porta di ingresso in città

di Gavino Masia
Via Stintino, abbandonata la porta di ingresso in città

Ruderi e rifiuti, oleandri che invadono la strada, manutenzione inesistente Le proteste dei residenti non sono servite a niente. Piazza della stazione al buio

08 marzo 2020
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PORTO TORRES. Da diversi anni uno degli ingressi principali alla città - quello che da via dell’Industria porta in direzione di via Stintino - appare come biglietto da visita indecoroso per chiunque transiti in auto o cammini a piedi. Oleandri incolti che invadono la strada, cunette colme di terriccio e piante stagionali che fanno da cornice ad una vergogna cittadina che le amministrazioni che si sono succedute negli anni hanno puntualmente dimenticato. Quando si arriva nella zona di Fontana Vecchia, poi, appaiono immagini che manifestano lo scenario degradato cui versa l'intera area. A fianco delle palazzine che si affacciano sul grande piazzale dell’ex stazione, altra struttura decadente, non esistono praticamente i marciapiedi per poter raggiungere a piedi il vicino ecocentro comunale e non rischiare così di essere investiti dalle auto.

Nelle riunioni di quartiere organizzate ciclicamente dall’amministrazione comunale le segnalazioni dei residenti del rione di Monte Agellu sono state puntuali ma, oltre al ripristino della sola illuminazione interna ed esterna dell’ex stazione, le varie richieste di intervento sono però cadute nel vuoto. Un simbolo del degrado è da sempre il caseggiato decadente di proprietà della ex società Gaslini, che si presenta oramai come un rudere abbandonato con all’interno delle erbacce che talvolta superano anche la struttura.

Le amministrazioni pubbliche che si sono avvicendate hanno solo preso atto di quel fabbricato abbandonato in via Fontana Vecchia e non hanno mai fatto niente di concreto per cercare di risolvere un problema igienico-ambientale e ripristinare in maniera decorosa tutta l’area. I cittadini hanno inoltre segnalato la presenza di balordi durante le ore notturne in quei ruderi infestati da insetti. E anche il gettito indiscriminato di rifiuti all’interno di una proprietà privata che non è controllata da nessuno. La recinzione precaria e l’immondizia tra le erbacce diventano pure terreno fertile per ratti di discrete dimensioni che, testimonianza dei passanti, riescono ad intimorire i pochi gatti che cercano rifugio in quel che rimane dei ruderi. Eppure tutto quel degrado si mostra in maniera contigua in una delle porte di accesso più antiche della città, con una strada che collega all’area archeologica di Turris Lybissonis e ai due scali marittimi commerciale e industriale.

«Dal 2009 manca l’illuminazione nella piazza davanti all’ex stazione – ricorda il coordinatore del Cisom Giampaolo Delogu –, a causa dei pali pericolanti che sono stati rimossi, e quando i passeggeri del treno serale scendono in via Fontana Vecchia si trovano davanti il buio più totale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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