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Sassari, gli infermieri: 8 proposte per arginare il coronavirus

Sassari, gli infermieri: 8 proposte per arginare il coronavirus

Il Nursing Up scrive alla Regione: «Una regia unica per i posti in terapia intensiva». La criticità: «Dividere i pazienti negli ospedali covid-19 sulla base della gravità»

29 marzo 2020
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SASSARI. L’emergenza coronavirus non accenna ad arretrare, e gli infermieri del Nursing Up scendono in campo con proposte per migliorare le prestazioni sanitarie. Il sindacato si rivolge all'assessore Nieddu elencando una serie di interventi da adottare subito. Innanziutto il reclutamento di personale infermieristico: «La Regione proceda subito alla stabilizzazione dei precari che al 31 dicembre hanno maturato i requisiti necessari; chi verrà chiamato a tempo determinato in ATS , Aou Cagliari, Aou Sassari e Ao Brotzu deve avere garantita una durata contrattuale di 1 anno rinnovabile». Poi ci sono i percorsi clinici: «L’Unità di Crisi Regionale rediga dei Protocolli Clinici per l’individuazione precoce del Coronavirus nei pazienti ricoverati, attraverso l’utilizzo di un triage interno e della scala Mews ( valutazione di instabilità clinica ) , cosi come fatto in altre parti d’Italia». E ancora il rispetto del Piano Regionale sui posti letto di Terapia Intensiva: «Costituire una regia regionale unica nella gestione dei posti letto di terapia intensiva, evitando che ogni azienda vada in ordine sparso costituendo nuovi posti di rianimazione. In tutta la Regione sono disponibili per i Covid+ 84 posti letto, se mai si arriverà a saturazione si devono attivare i posti letto delle rianimazioni».

Altra necessità è quella di compartimentare gli organici. «Deve essere vietato il continuo rimescolamento della dotazione organica nei reparti che assistono i pazienti Covid+» . Quindi il rafforzamento della sorveglianza sanitaria domiciliare attraverso l’utilizzo di infermieri di famiglia che in supporto ai medici di base possano visitare i pazienti a domicilio e attuare i protocolli di isolamento in tempi rapidi. Altra criticità: riorganizzazione degli ospedali Covid+ in ospedali ad intensità di cura: «Un'organizzazione non più articolata in Reparti o Unità operative in base alla patologia e alla disciplina medica, ma articolata in aree omogenee, che ospitano i pazienti in base alla gravità del caso clinico e del livello di complessità assistenziale». Altra urgenza: utilizzare caserme o alberghi per ospitare, in via volontaria, il personale sanitario impegnato nell’assistenza ai pazienti Covid+. Individuare residence o altri siti per gli operatori sanitari in quarantena e che desiderano evitare qualsiasi contatto familiare. Infine l’indennità di Malattia Infettive estesa a tutti gli operatori sanitari del comparto in maniera temporanea e per la sola durata della pandemia.
 

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