La Nuova Sardegna

Sassari

Furto a Ossi, confermati i domiciliari

Furto a Ossi, confermati i domiciliari

Il gip ha applicato la misura dopo il colpo commesso all’interno di un’abitazione

05 aprile 2020
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SASSARI. Restano agli arresti domiciliari in attesa del processo Davide Melki e Giampiero Carboni, i due sassaresi arrestati una settimana fa dai carabinieri con l’accusa, il primo di aver commesso un furto in un’abitazione di Ossi e il secondo di aver ricettato la refurtiva in città.

Difesi dagli avvocati Andrea Piroddi e Paolo Spano, i due uomini – entrambi già noti alle forze dell’ordine – sono comparsi davanti al giudice delle indagini preliminari Antonello Spanu. Entrambi hanno rilasciato dichiarazioni spontanee, ma non sono riusciti a convincere il giudice sulla loro innocenza. Le prove raccolte dai carabinieri della stazione di Ossi e della sezione operativa della compagnia di Sassari erano effettivamente schiaccianti. Davide Melki il 29enne originario di Tempio ma residente in città, già arrestato a fine novembre del 2018 dopo aver aggredito un carabiniere e poi staccato una parte d’orecchio allo zio, era stato visto aggirarsi per le strade di Ossi con la sua auto il 7 marzo scorso, il giorno del furto. Tornato in città aveva affidato a Carboni la refurtiva: due fedi nuziali, quattro orologi, duemila euro in contanti e un IPhone. Qualche giorno dopo l’errore che li aveva fatti finire entrambi nei guai.

Lo smartphone si era acceso i carabinieri erano piombati al centro storico e avevano individuato il compro oro a cui era appena stata venduta parte della refurtiva.

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