La Nuova Sardegna

Sassari

Difficile fare la spesa nelle borgate

Difficile fare la spesa nelle borgate

I piccoli negozi, sufficienti nella normalità, non reggono le richieste dei residenti

11 aprile 2020
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SASSARI. L’epidemia di coronavirus, ma soprattutto le regole per combatterla, stanno creando più di un disagio ai residenti nelle borgate. Soprattutto quelle più distanti da Sassari.

Il disagio maggiore è legato al momento di fare la spesa, una delle poche concessioni al distanziamento sociale. In tutte le borgate, infatti, esiste il classico negozietto, la “bottega” di una volta, veri e propri mini empori, dove era possibile acquistare di tutto: dai generi alimentari, ai detersivi ai saponi per l’igiene personale, fino ai piccoli attrezzi per i lavori di campagna.

Col passare degli anni queste botteghe, più che sufficienti a soddisfare i bisogni dei residenti, si sono trasformate in piccoli punti vendita utili soprattutto per l’acquisto dell’ultimo minuto, con limitatissime scorte nei depositi.

Ora, con le limitazioni alle uscite fuori casa, i primi clienti che arrivano in bottega fanno incetta di tutti i prodotti, anche di quelli totalmente inutili. L’alternativa è cercare di fare la spesa in un supermercato, meglio ancora se si tratta di un “ipermercato”.

Strutture che, però, si possono trovare solo a Sassari o nei comuni limitrofi, dove però non si può sconfinare. Comuni che, Gps alla mano (ma vanno bene anche le vecchie “cartine” stradali) sono pure più vicini. Borgate come Palmadula, Campanedda, La Pietraia, La Corte, Argentiera e Canaglia, distano da Sassari fra i 28 e i 40 chilometri, molti di più rispetto ad Alghero, Porto Torres o Stintino.

I residenti, più di mille solo nelle cinque borgate più grandi, devono inoltre fare i conti con una normativa che non sempre è chiarissima, con decreti del governo, della Regione, dei Comuni.

E allora – magari all’imbrunire – si assiste a una strana processione sulle stradine di campagna, meno battute dalle forze dell’ordine, dei residenti nelle borgate che cercano di raggiungere i centri urbani dove è possibile fare la spesa, senza dove uscire di casa tutti i giorni.

Un problema apparentemente irrisolvibile, senza infrangere la legge, ma che con una normativa meno complicata potrebbe essere di facile soluzione. (p.s.)



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