In ospedale a portare ossigeno e vita
I tecnici della Se.Sa di Porto Torres dietro le quinte dell’emergenza Covid-19
26 aprile 2020
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PORTO TORRES. Dietro le quinte degli ospedali sassaresi – in un momento di grande difficoltà dovuta all’emergenza epidemiologica – sono al lavoro con grande professionalità anche i tecnici della azienda Se.Sa di Porto Torres. Sono tra i principali collaboratori tecnici dei primari dei vari reparti degli ospedali Santissima Annunziata di Sassari, cliniche universitarie, Alghero e Ozieri.
«Ci occupiamo da 20 anni di lavorare per conto della multinazionale Sapio – spiega l’amministratore della Se.Sa, Salvatore Sechi –In ospeda, la filiale che c’è in Sardegna, e ogni giorni installiamo e controlliamo le macchine che portano l’ossigeno ai pazienti: le bocchette attaccate al muro, quelle dell’ossigeno e dell’aria».
Molti dei 23 dipendenti dell’azienda lavorano in pianta stabile all’interno degli ospedali e dalle 7,30 del mattino fanno il giro di tutti i reparti per informarsi di tutte le richieste che provengono dai medici.
«Talvolta ci sono delle richieste del reparto di Rianimazione che non possono essere realizzate in maniera tecnica – aggiunge Sechi –, ma cerchiamo di fare di tutto per arrivare a una soluzione che possa accontentare i medici. Non lasciano i primari in balia delle onde, insomma, soprattutto in momenti molto critici come quello che si sta vivendo all’interno degli ospedali. I più urgenti hanno riguardato l’apertura a tempo di record dei reparti e di tutti i dispositivi medici, proprio per affrontare nella maniera più sicura l’emergenza in corso». Il lavoro a ciclo continuo riguarda la riparazione delle attrezzature, l’inserimento degli innesti nelle macchine elettromedicinali e i controlli elettrici ed elettronici. Una azienda turritana di supporto agli ospedali, dunque, diventata vero punto di riferimento tecnico per chi gestisce la sanità sarda nel momento più complicato della sua storia. (g.m.)
«Ci occupiamo da 20 anni di lavorare per conto della multinazionale Sapio – spiega l’amministratore della Se.Sa, Salvatore Sechi –In ospeda, la filiale che c’è in Sardegna, e ogni giorni installiamo e controlliamo le macchine che portano l’ossigeno ai pazienti: le bocchette attaccate al muro, quelle dell’ossigeno e dell’aria».
Molti dei 23 dipendenti dell’azienda lavorano in pianta stabile all’interno degli ospedali e dalle 7,30 del mattino fanno il giro di tutti i reparti per informarsi di tutte le richieste che provengono dai medici.
«Talvolta ci sono delle richieste del reparto di Rianimazione che non possono essere realizzate in maniera tecnica – aggiunge Sechi –, ma cerchiamo di fare di tutto per arrivare a una soluzione che possa accontentare i medici. Non lasciano i primari in balia delle onde, insomma, soprattutto in momenti molto critici come quello che si sta vivendo all’interno degli ospedali. I più urgenti hanno riguardato l’apertura a tempo di record dei reparti e di tutti i dispositivi medici, proprio per affrontare nella maniera più sicura l’emergenza in corso». Il lavoro a ciclo continuo riguarda la riparazione delle attrezzature, l’inserimento degli innesti nelle macchine elettromedicinali e i controlli elettrici ed elettronici. Una azienda turritana di supporto agli ospedali, dunque, diventata vero punto di riferimento tecnico per chi gestisce la sanità sarda nel momento più complicato della sua storia. (g.m.)