La Nuova Sardegna

Sassari

Lu Fangazzu riapre la piscina esterna ospiterà 200 utenti

di Luigi Soriga
Lu Fangazzu riapre la piscina esterna ospiterà 200 utenti

L’impianto in versione post Covid sarà pronto a fine mese  Lunedì gli atleti agonisti riprendono gli allenamenti

07 maggio 2020
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SASSARI. La vasca esterna di Lu Fangazzu si sta lentamente riempiendo. Ci vorranno due settimane perché l’acqua arrivi sino all’orlo, e in questa parentesi temporale l’impianto sarà pronto a ripartire. «Siamo in attesa che le linee guida proposte dalla Federazione Italiana Nuoto vengano approvate – spiega l’amministratore Ilario Ierace – in modo da avere un protocollo di riferimento preciso sul quale basare l’attività. Ma nel frattempo ci stiamo organizzando per riaprire non appena arrivi l’ok del governo».

Da lunedì comincia un piccolo rodaggio per la struttura, dal momento che gli agonisti con tempi significativi a livello nazionale potranno riprendere gli allenamenti. «Si tratta di sette atleti – spiega Ierace – quindi un numero facilmente gestibile sotto il profilo della sicurezza. Questo sarà il primo test per mettere a punto il distanziamento all’interno delle corsie in acqua, per la sanificazione degli ambienti, e per la predisposizione di tutte le precauzioni da rispettare».

Dopodiché, dal 20 maggio, Lu Fangazzu potrebbe cominciare a macinare a pieno regime. «Le previsioni dicono che la metà dei sassaresi, in linea con la tendenza nazionale, non dovrebbero partire per le vacanze – spiega il gestore Domenico Elia – Questo rappresenta una grande opportunità per un impianto come il nostro, perché la piscina all’aperto può diventare una valida alternativa. Dovremo però fare i conti con i divieti di assembramento, con il distanziamento sociale, e il nostro obiettivo prioritario sarà quello di garantire al cento per cento una condizione di comfort e di sicurezza». Gli ampi spazi esterni favoriscono la riorganizzazione logistica del post Covid.

«Intendiamo sfruttare tutta l’area verde per il posizionamento delle sdraio e degli ombrelloni – spiega Ierace – alla fine la superficie esterna utile potrebbe essere di 1500 metri quadrati. Questo ci consentirebbe di ospitare anche duecento persone contemporaneamente, senza alcun assembramento ma assicurando una distanza di totale sicurezza tra una sdraio e l’altra. Se le direttive lo consentiranno, potremmo lavorare su questi numeri». Per ricavare altro spazio verrà sacrificato uno dei due campetti di sabbia utilizzati per il beach volley e per il beach tennis, e al suo interno traslocherà l’area dedicata ai bambini, con le altalene, i gonfiabili e il materasso elastico e gli altri giochi. L’altro campo invece resterà utilizzabile per gli sport.

In questi ultimi anni, l’affluenza media a Lu Fangazzu da giugno a settembre si attesta attorno alle 250 presenze giornaliere. Quindi il raddoppio delle aree esterne fruibili consente di compensare le limitazioni imposte dalla fase due. «A questo punto le criticità maggiori riguardano l’utilizzo dei servizi comuni – dice Ierace – come gli spogliatoi e i bagni. Su questi aspetti concentreremo la massima attenzione. Disincentiveremo l’uso dello spogliatoio, suggerendo ai nostri utenti di venire indossando già il costume, in modo di potersi cambiare all’aperto e di andare direttamente alla propria sdraio. Potenzieremo il nostro staff, che utilizzerà rigorosamente i dispositivi di protezione individuale, e che controllerà gli utenti che usufruiscono delle docce esterne. Si farà in modo che l’accesso sia uno per volta. E se qualcuno dovrà per forza utilizzare gli spogliatoi, allora l’ambiente verrà immediatamente sanificato. Bisognerà anche rinunciare alla doccia col sapone a fine giornata, perché ognuno dovrà farsela a casa propria. Queste sono le regole minime che ci consentiranno di garantire la totale sicurezza igienico sanitaria in questo difficile frangente. In tutto questo i costi per gli utenti resteranno del tutto invariati».

I titolari non sono nemmeno troppo preoccupati per l’eventuale affollamento all’interno della piscina: «L’esperienza ci dice che nell’arco di un’intera giornata nei mesi estivi, un utente medio trascorre il tempo per lo più prendendo il sole e fa il bagno per circa mezz’ora. Questo ci rassicura sulla regolamentazione dei nuotatori all’interno delle corsie. I nostri bagnini faranno dei turni e staranno molto attenti a fare in modo che non si creino situazioni di eccessivo contatto».

Non si incroceranno gli allenamenti degli agonisti con gli spazi di utilizzo libero. I primi accederanno dalle 9 alle 11 e poi dopo le 17. «Abbiamo sempre la disponibilità degli specchi d’acqua indoor, che utilizzeremo soprattutto per ospitare i corsi. A breve riaprirà anche la vasca per la riabilitazione, che offre un servizio indispensabile. Il prossimo dicembre compiremo il quarantesimo anno di attività. Sarà un periodo diverso da tutti gli altri, ma noi ce la mettiamo tutta».

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