La Nuova Sardegna

Sassari

unitÀ integrate di assistenza 

Nelle case di riposo e Rsa l’aiuto prezioso delle Uiat

Nelle case di riposo e Rsa l’aiuto prezioso delle Uiat

SASSARI. Se all’interno della maggior parte delle case di riposo la situazione sanitaria non è sfuggita al controllo, il merito è anche del lavoro svolto dalle Unità integrate di assistenza...

15 maggio 2020
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SASSARI. Se all’interno della maggior parte delle case di riposo la situazione sanitaria non è sfuggita al controllo, il merito è anche del lavoro svolto dalle Unità integrate di assistenza territoriale. Infatti durante la fase dell’emergenza Covid-19 hanno supportato l’attività della medicina del territorio con consulenze specialistiche, infettivologiche, internistiche e pneumologiche.

Le Uiat sono state costituite all’interno dell’Azienda ospedaliero universitaria e dal 13 aprile al 9 maggio hanno lavorato in sinergia con i medici militari e gli operatori di Ats Sardegna.

Adesso, invece, il supporto specialistico sarà mantenuto nell’ambito delle attività delle Usca. La composizione delle Uiat, deliberata dal commissario dell'Aou Giovanni Maria Soro, è il frutto della collaborazione tra l’Unità di crisi locale del Nord Sardegna, l’Aou di Sassari, l’Ats Sardegna e l’Assl Sassari. Le Uiat sono state suddivise per specialità, con team composti da professionisti dell'area medica, guidati da Francesco Bandiera, direttore della Medicina interna del Santissima Annunziata; dell'area pneumologica guidati dal professor Pietro Pirina, direttore della Clinica Pneumologica; dell’area infettivologica, con il team guidato dal professor Sergio Babudieri, direttore di Malattie infettive. «La scelta delle Uiat – dice il commissario Giovanni Maria Soro –, esperienza per certi versi unica nel contesto nazionale, ha consentito di ridurre il numero dei ricoveri nei reparti Covid positivi, garantendo un presidio specialistico nelle strutture, con adeguati standard di assistenza per l’assistenza degli ospiti nel loro contesto».

Attraverso un lavoro congiunto con gli altri attori in campo, le Uiat sono intervenute tra Sassari, Ossi, Osilo, Torralba, Giave, Porto Torres, Sorso, Viddalba, Bono, Anela, per un totale di 67 strutture della provincia di Sassari. Hanno visitato circa 3mila residenti e realizzato altrettanti tamponi. «La maggior parte dei pazienti era Covid negativa. Abbiamo appurato – commenta Francesco Bandiera che ha guidato un team di quattro medici – che le strutture che hanno subito chiuso le visite agli esterni sono quelle in cui o non si sono registrati casi o i positivi sono stati davvero rari».



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