La Nuova Sardegna

Sassari

Sindaci factotum in azione al fianco dei loro cittadini

di Barbara Mastino
Sindaci factotum in azione al fianco dei loro cittadini

Sempre pronti a dare una mano in tutte le situazioni più difficili e complicate C’è chi ha ripulito il cimitero, chi ha sanificato le strade o ha sostituito i vigili 

19 maggio 2020
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OZIERI. Nei tempi dell’emergenza non è stato raro che nei Comuni i sindaci, e gli amministratori in generale, abbiano svolto delle funzioni anche molto al di là dei loro compiti istituzionali. Rimboccandosi, letteralmente, le maniche, e non tirandosi indietro davanti alle nuove necessità sorte.

Tante erano, e sono, le cose da fare, e soprattutto nelle piccole realtà gli amministratori si sono messi in gioco in prima persona collaborando con le associazioni di volontariato, sempre pronti, gli uni e le altre, a dare una mano. Insomma, sindaci factotum, perché quanto hanno fatto ha avuto sempre poco o nulla a che vedere con le loro personali occupazioni lavorative.

Anche a Ozieri, che pure è una cittadina di diecimila abitanti e dove è stato ampio – e universalmente riconosciuto – il contributo di tanti cittadini singoli accanto alle associazioni, il primo cittadino Marco Murgia, assicuratore 55enne, non è stato solo un sindaco: ha fatto il banditore comunale, nei primi giorni, con la sua voce registrata che veniva diffusa nelle strade da un altoparlante che rassicurava e dava raccomandazioni, e tra le altre cose ha anche dato una mano alla Caritas in tempo di Pasqua nella raccolta e consegna degli agnelli donati dai pastori locali alle famiglie bisognose.

A Mores Peppino Ibba, che di professione è geometra, ha messo in pianta stabile i panni di volontario della Protezione Civile, di cui il 65enne primo cittadino di Mores fa parte dal 1986, e pochi giorni fa si è anche “armato” di ramazza per aiutare gli operatori a ripulire il cimitero prima delle sanificazioni preliminari alla riapertura.

Non solo l’impegno di stilare ordinanze, e partecipare ai consigli comunali in streaming, quindi, per i sindaci del Logudoro, anche se per esempio ad Ardara, per sgravare dal lavoro gli uffici comunali, il sindaco Francesco Dui e gli assessori hanno dattiloscritto personalmente i documenti, non limitandosi semplicemente a firmarli. E tra consegna della spesa e delle mascherine (il Comune di Ardara ne ha donate due a ogni abitante, fornite da Il Ghiro di Bonorva) e altre incombenze quotidiane, il sindaco, agronomo classe 1983, non si è tirato indietro quando si è trattato di prendere in mano l’erogatore per la sanificazione degli spazi pubblici.

A Nughedu San Nicolò al sindaco Michele Carboni, imprenditore classe 1981, mancava solo la divisa per essere a tutti gli effetti un vigile urbano: in paese non ci sono agenti della municipale in pianta stabile (il servizio è intercomunale) e Carboni ha alternato anche questa mansione alle altre, come quelle di volontariato che hanno visto tra le altre cose il ritiro e consegna dei farmaci a persone affette da gravi patologie. E in tutto questo tran tran, nella giornata del 25 aprile ha “trovato il tempo” anche per manifestare, con il presidente dell’Anci Emiliano Deiana, contro la chiusura della scuola materna.

Impegno a 360 gradi anche per il sindaco di Ittireddu, Franco Campus, 51anni, tra compiti istituzionali e volontariato, ma che la sera, lasciata per il momento da parte la sua professione di archeologo, ha inforcato gli occhiali e ha proposto via Whatsapp ai concittadini, e non solo, letture tematiche tratte da libri più o meno conosciuti. Un brano per i bambini e uno per i grandi, seguiti da aggiornamenti sulla situazione in paese, scelti in tema con l’emergenza o solo per far riflettere su temi come la solidarietà o la libertà. Tanto lavoro, insomma, per i sindaci, compreso ogni tanto quello di improvvisarsi psicologi per dispensare parole di incoraggiamento rivolte agli altri ma, in fondo in fondo, a loro stessi per primi.

La figura del sindaco, in questi mesi di epidemia si è rivelata ancora una volta indispensabile perché ha fatto sentire ai cittadini la vicinanza delle istituzioni e l’importanza di essere parte di una comunità in un momento difficile per tutti.

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