La Nuova Sardegna

Sassari

«I ritardi per Sirio? Colpa dell’Arst»

 «I ritardi per Sirio? Colpa dell’Arst»

L’ex sindaco Sanna dopo il voto del consiglio. Ganau: «È il progetto più razionale»

23 maggio 2020
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SASSARI. L’importante è partire. Il progetto definitivo per il tratto della metropolitana di superficie da Sant’Orsola a Li Punti con un viadotto che scavalcherà la 131 lascia definitivamente le stanze della politica sassarese per inoltrarsi nella giungla di quelle dell’Arst accompagnato soprattutto dal desiderio di vedere i lavori al via il primo possibile.

Se il sindaco Nanni Campus, che se l’è trovato in eredità, l’ha definito “il meno peggio”, Gianfranco Ganau, che l’aveva timbrato tre volte in consiglio comunale accoglie la decisione commentando che «Alla fine è stata scelta l’ipotesi dimostratasi da subito il più razionale. Avevamo esaminato tutti i pro e i contro, il progetto appena approvato è comunque il più praticabile perché riduce notevolmente i piani di curvatura. Non mi sembra potessero esserci alternative credibili, adesso quello che conta è non perdere ulteriore tempo e soprattutto finanziamenti». Nicola Sanna, che alla fine della sua legislatura aveva approvato una variante nell’ultimo tratto che prevedeva un viadotto più corto e un percorso dei binari parallelo alla 131, punta decisamente il dito sull’Arst: «Gianfranco Ganau dietro questo percorso ha perso dieci anni, io cinque – commenta –. Facevo parte della giunta Ganau e mi ricordo tutte le problematiche per arrivare alla definizione del progetto, quando poi toccò a me mi venne l’idea di una variante a quel progetto ormai vecchio di dieci anni, anche per mediare con il comitato popolare e dare un’alternativa all’Arst. Idea che ci è costata una enorme perdita di tempo in burocrazia e urbanistica. Quella variante è stata bocciata giovedì, scelta che non condivido e che forse è arrivata per partito preso, ma sono contento che sia stata presa una decisione perché toglierà qualsiasi alibi all’Arst. Un ente che con la nostra città, e questa è storia, ha avuto sempre un rapporto fallimentare. E purtroppo Sassari continua a essere vittima dell’inefficienza di enti regionali che nulla hanno a che vedere con la programmazione territoriale. Faccio gli esempi dell’officina per Sirio che sarebbe dovuta nascere in viale Sicilia e della stazioncina per i biglietti di via padre Zirano. Per il nuovo tratto di Sirio sarà comunque dura, non esiste alcun progetto ma solo un disegno e bisogna cominciare da zero. A meno che non vogliano copiare quello a suo tempo fatto per la metropolitana di Cagliari». (r.s.)

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