La Nuova Sardegna

Sassari

Assolto due volte per la rapina in casa

Assolto due volte per la rapina in casa

Un 33enne sassarese era accusato di aver preso parte al raid contro un anziano

24 maggio 2020
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SASSARI. Era finito in carcere a giugno del 2013 fa con l’accusa di essere uno dei rapinatori che avevano picchiato e rapinato, all’interno della sua abitazione, un pensionato di 76 anni, con problemi di deambulazione e di vista.

Nel luglio del 2015 il tribunale di Sassari lo aveva ritenuto colpevole e condannato a sei anni e otto mesi di carcere. Luciano Antonio Pasqualone, sassarese di 33 anni, tra detenzione in carcere e arresti domiciliari aveva scontato quasi due anni prima di essere assolto dai giudici della Corte d’Appello di Sassari (presidente, a latere Massimo Zaniboni e Gianni Delogu) per non aver commesso il fatto.

Il suo difensore, l’avvocato Marco Palmieri, era riuscito a convincere i giudici di secondo grado che le prove a carico di Pasqualone non erano sufficienti per ritenerlo colpevole. L’uomo era stato arrestato dagli agenti della squadra mobile insieme ad altre due persone. Nonostante l’assoluzione l’uomo ha dovuto affrontare un secondo processo per la stessa vicenda, questa volta, sempre difeso dall’avvocato Marco Palmieri, con l’accusa di furto, ma il giudice Giuseppe Grotteria lo ha assolto per non aver commesso il fatto. Pasqualone era accusato di aver partecipato alla rapina ai danni di un pensionato che era stato picchiato, gettato a terra, colpito con una sedia, privato degli occhiali da vista e del cellulare e poi immobilizzato. Da un’impronta gli investigatori erano risaliti a uno dei responsabili, ma in manette erano finito anche Pasqualone che ore è risultato completamente estraneo ai fatti.

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