La Nuova Sardegna

Sassari

Le 100 candeline del cavalier Carboni

Le 100 candeline del cavalier Carboni

L’album dei ricordi: il lavoro in miniera, segretario della Cgil, la politica nella Dc

24 maggio 2020
1 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Una candelina sul numero cento spenta d’un fiato. Ha la vitalità di un ragazzino Antonio Carboni, che ieri ha festeggiato i cento anni. Il cavaliere ha una memoria di ferro ed è una miniera di aneddoti che racconta con tale dovizia di particolari e coinvolgimento che pare di riviverli con lui. Diplomato consulente del lavoro e tributarista, comincia a lavorare presto al Lido del Cavalier Piras poi a 16 anni l’ingresso come fattorino nei sindacati fascisti e quindi all’Ilva, società che al tempo gestisce le miniere di Canaglia.

Nel 1940 parte militare in Marina, trasferito poi in esercito ad Alessandria. Dopo la guerra rientra alla Ferromin quindi in altre società della nascente zona industriale per poi andare in pensione come segretario all’Istituto Nautico. Ma c’è tanto altro nella vita del Cavaliere: segretario della Cgil nell’immediato dopoguerra, la fondazione della sezione Combattenti e reduci nel 1960 rimanendo presidente per 15 anni, la politica nella DC: tre legislature da consigliere comunale e assessore. Ancora, il ruolo di consigliere dell’asilo infantile Biccheddu, un libro di ricordi sulla vita nella miniera di Canaglia, il cavalierato della Repubblica oltre ad una medaglia d’oro consegnatagli dall’allora presidente del consiglio Antonio Segni. Oggi Antonio Carboni è uno dei soci più anziani d’Italia dell’Associazione nazionale marinai d’Italia e dice: «Sono felicissimo del traguardo raggiunto, non è da tutti!».

Emanuele Fancellu

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative