La Nuova Sardegna

Sassari

La sentenza 

Class action contro Abbanoa arriva il no della Cassazione

Class action contro Abbanoa arriva il no della Cassazione

SASSARI. Uno a zero per Abbanoa. La Cassazione ha infatti messo la pietra tombale sulla richiesta di class action sulle chiusure notturne a Sassari. Con la Corte che ha confermato la bocciatura dell’a...

28 maggio 2020
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SASSARI. Uno a zero per Abbanoa. La Cassazione ha infatti messo la pietra tombale sulla richiesta di class action sulle chiusure notturne a Sassari. Con la Corte che ha confermato la bocciatura dell’azione di classe, promossa dal Comitato per l’acqua in Sardegna, che ha tra i promotori alcuni ex consiglieri comunali e avvocati, tra cui Piero Paolo Panu, Piero Frau, Giancarlo Rotella, Isidoro Aiello e Dario Satta. Un tentativo partito nel 2005, con il Comitato che introduceva un’azione di classe di fronte al tribunale di Cagliari giustificandola con il razionamento idrico che aveva interessato un intero quartiere della città, e contestando a partire da quello la “quota fissa” prevista in bolletta, che per i promotori pagava un “impegno minimo garantito” disattesto, e per Abbanoa invece era una semplice voce relativa a spese di gestione di ogni singola utenza.

Da quel giorno si sono susseguiti una serie di giudizi, mai entrati nel merito della vicenda, ma piuttosto sulla possibilità di fare o meno una class action sul tema. Prima negata, poi ammessa con la prescrizione di pubblicaree degli avvisi per tre volte su entrambi i quotidiani regionali. Poi decretata improcedibile perché tale obbligo era stato solo in parte rispettato. E solo su questo verteva il giudizio della Cassazione che ha dato ragione all’Appello decretando l’improcedibilità della class action e condannando i promotori a pagare 6mila euro di spese legali in favore di Abbanoa. «La sentenza arriva dopo sette anni di strumentalizzazioni, anche se la class action non ha mai superato nemmeno la verifica delle eccezioni preliminari», festeggia Abbanoa.

«Non siamo nemmeno entrati nel merito – attacca Panu – ma rimasti ai cavilli procedurali. Tutti risolti nell’altra class action dedicata all’acqua non potabile. Abbanoa non festeggi, perché su quella non potrà sfuggire e finalmente potremo parlare delle sue responsabilità in tribunale». (g.bua)

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