La Nuova Sardegna

Sassari

Evase per andare al night, condannato un 86enne di Valledoria

di Nadia Cossu
Evase per andare al night, condannato un 86enne di Valledoria

I carabinieri lo avevano trovato in un locale in compagnia di due donne L’anziano era ai domiciliari per ricettazione

29 maggio 2020
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SASSARI. Abito grigio chiaro, anelli alle dita di entrambe le mani, elegante e per nulla “provato” dagli 86 anni di età che si porta dietro.

Si è presentato così ieri mattina in aula l’anziano imputato che lo scorso gennaio era stato arrestato dai carabinieri di Valledoria per evasione. I militari durante un controllo di routine in un night del paese, avevano sbarrato gli occhi quando se lo erano trovato davanti, in compagnia di due donne straniere. L’86enne non poteva uscire di casa considerato che era agli arresti per una ricettazione e invece passava il suo tempo nel locale notturno.

Quell’evasione ieri mattina gli è costata una condanna a otto mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dal giudice Mauro Pusceddu a tarda mattinata.

L’anziano, quella sera di gennaio, non aveva saputo resistere al richiamo della notte ed era sgattaiolato via dalla sua abitazione a pochi metri dal circolo notturno dove poi era stato rintracciato dai militari di Valledoria.

Subito dopo l’arresto l’86enne, difeso dall’avvocato Marco Manca, si era presentato in tribunale a Sassari sempre davanti al giudice Mauro Pusceddu per l’udienza di convalida e proprio in quell’occasione aveva cercato di spiegare che nel night lui ci andava soltanto per aprire la porta di ingresso. Tra l’altro l’immobile è di sua proprietà, anche se a gestirlo sono altre persone. Il giudice aveva disposto nuovamente gli arresti domiciliari.

Ieri mattina l’avvocato Manca durante la sua discussione ha prodotto una planimetria che ha evidenziato come il night fosse nelle pertinenze dell’abitazione dell’imputato. In realtà sarebbe proprio nello stesso terreno ma gli ingressi sono differenti. In questo modo il legale ha tentato di smontare l’accusa di evasione. Ma dopo la camera di consiglio il giudice ha invece ritenuto che il reato sussistesse e ha condannato l’anziano a otto mesi.

L’86enne è molto conosciuto in paese per la sua simpatia ed esuberanza. Prima della scappatella notturna di gennaio aveva provato a frequentare il night club in maniera “legale”. Aveva infatti chiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali, un periodo che – a suo dire – avrebbe potuto trascorrere a lavorare nel locale invece che rinchiuso ai domiciliari. Purtroppo per lui, però, il tribunale di sorveglianza aveva rigettato l’istanza proprio perché il locale in questione era in realtà un night club. E così l’anziano aveva deciso di starsene ai domiciliari e magari di fare una scappatella ogni tanto. Senza immaginare, di certo, che i carabinieri sarebbero piombati lì all’improvviso e avrebbero messo fine al divertimento.

L’avvocato Marco Manca ha già preannunciato che ricorrerà in appello.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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