La Nuova Sardegna

SASSARI. «Una scelta sbagliata istituire alla San Giovanni Battista di Ploaghe un centro in cui ospitare i pazienti ex Covid. La struttura è stata individuata come sede dell’hospice per malati terminali, primo nel territorio, e i lavori già appaltati erano stati sospesi per il lockdown e ora c’è il rischio che il progetto non venga realizzato». La Cisl Fp si rivolge all’Ats e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, perché ritornino indietro sulla decisione.

La Cisl Fp afferma di non comprendere «la ratio e il criterio con cui si stia provvedendo ad individuare i locali di Ploaghe per pazienti ormai negativi al tempone Covid. L’hospice era atteso ormai da diversi anni e dovrà essere al servizio della provincia di Sassari che ne è sprovvista. Parliamo di un progetto che conta circa 190 mila euro di finanziamento di risorse pubbliche che se non spese potrebbero essere dirottate altrove, con buona pace di chi aspetta da troppo tempo un servizio così importante e necessario per tutto il nord Sardegna».

Il sindacato chiede quindi che i lavori di realizzazione dell’hospice «siano ultimati, così da renderlo fruibile per i cittadini bisognosi di questa tipologia di prestazioni. Perciò si desista dall’attivare un centro Covid e si dia corso all’hospice. Auspichiamo che la giunta regionale ed in particolare l’Assessore Nieddu faccia un passo indietro, poiché Sassari è da numerosi anni che attende una struttura di questo tipo, il cui obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie non guaribili e delle loro famiglie attraverso la presa in carico dell’assistito da parte di un’equipe multidisciplinare».