L’addio alla divisa del vigile ecologista
Ittiri, Severino Deiana in pensione dopo 41 anni di carriera al servizio del paese
03 giugno 2020
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ITTIRI . Severino Deiana, dopo 41 anni di onorata carriera, ha lasciato la divisa con il grado di assistente capo di Polizia locale. Persona di grande equilibrio e pratica, amava definirsi, semplicemente, vigile urbano. Uomo di grande cultura e specialista in materia ambientale, sua passione anche nella vita privata, è esperto conoscitore del territorio, delle sue bellezze naturali ed archeologiche che gli è valso il riconoscimento di “Ispettore Onorario dei beni culturali ed archeologici” per conto della Sovrintendenza di Sassari.
Sempre distintosi per la sua professionalità, ma soprattutto per le sue grandi doti umane, non si è mai tirato indietro davanti agli ostacoli, neppure durante questo difficile periodo di pandemia ha mai lasciato il suo posto in prima linea. Autorevole più che autoritario, il suo sguardo più incisivo della penna, è stato però severo di nome e di fatto solo quando necessario, un punto di riferimento per la collettività che in lui riconosceva l’istituzione che rappresentava, ma anche per i giovani colleghi che da lui hanno imparato la tolleranza, il dialogo, e, quando necessario, l'inevitabile severità.
Un uomo d’altri tempi, come pochi, dall’innata eleganza dimostrata non solo nell’indossare la divisa, ma anche nei modi sempre gentili, cortesi e garbati con tutti.
Si è sempre contraddistinto per il suo “savoir faire”, nel delicato servizio per la comunità, caratteristiche non comuni che lo faranno ricordare dalla sua amata Ittiri e dai colleghi vigili, con infinito affetto e grande stima. (vi.ma.)
Sempre distintosi per la sua professionalità, ma soprattutto per le sue grandi doti umane, non si è mai tirato indietro davanti agli ostacoli, neppure durante questo difficile periodo di pandemia ha mai lasciato il suo posto in prima linea. Autorevole più che autoritario, il suo sguardo più incisivo della penna, è stato però severo di nome e di fatto solo quando necessario, un punto di riferimento per la collettività che in lui riconosceva l’istituzione che rappresentava, ma anche per i giovani colleghi che da lui hanno imparato la tolleranza, il dialogo, e, quando necessario, l'inevitabile severità.
Un uomo d’altri tempi, come pochi, dall’innata eleganza dimostrata non solo nell’indossare la divisa, ma anche nei modi sempre gentili, cortesi e garbati con tutti.
Si è sempre contraddistinto per il suo “savoir faire”, nel delicato servizio per la comunità, caratteristiche non comuni che lo faranno ricordare dalla sua amata Ittiri e dai colleghi vigili, con infinito affetto e grande stima. (vi.ma.)
