La Nuova Sardegna

Sassari

Le cavallette all’assalto del Goceano

Le cavallette all’assalto del Goceano

Le aziende del territorio in pericolo, la Coldiretti invoca l’aiuto della Regione

03 giugno 2020
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BONO. Le cavallette hanno invaso ormai anche le campagne del Goceano. Dopo la valle del Tirso, le campagne e i campi del Goceano sono stati assediati dalle locuste. Il territorio maggiormente colpito fino a questo momento è quello di Bultei, ma ci sono segnalazioni anche da Anela, Bono e Bottidda. Le aziende danneggiate nel territorio sono oltre trenta, ma il dato è in continuo aggiornamento.

A dare l’allarme il presidente della Coldiretti di Bultei Matteo Orritos: «Le cavallette sono milioni e stanno causando ingenti perdite. Tra qualche giorno saremo costretti ad acquistare mangime e foraggio perché quello che rimane del nostro è insufficiente e dobbiamo utilizzarlo anche come surrogato dei pascoli». «L’inverno mite con precipitazioni praticamente dimezzate, in un 2020 che – sottolinea la Coldiretti – è stato il più caldo dal 1800 con temperature superiori di 1,41 gradi rispetto alla media, hanno favorito anche in Italia la comparsa delle orde devastatrici. Le condizioni climatiche agevolano uno sviluppo anomalo di questi insetti che causano gravissimi danni alle campagne». «Purtroppo è una situazione che sta coinvolgendo sempre più aziende agricole e diversi territori – afferma il presidente di Coldiretti Nord Sardegna Battista Cualbu –. Chiediamo alla Regione di programmare interventi sia per aiutare le aziende che hanno subìto danni sia per prevenire una nuova invasione ancora più massiccia il prossimo anno, prevedendo incentivi per arare i terreni dove sono state depositate le uova».

L’allarme arriva in Regione anche con un’interrogazione firmata dai consiglieri regionali di LeU Daniele Cocco, Eugenio Lai e Roberto Deriu del PD. «Le cavallette – sostengono –assediano le case e fanno strage di pascoli e raccolti, divorando quanto trovano sulla loro strada. L’unica speranza è affidata all’intervento dei predatori naturali, come gli uccelli, che potrebbero aiutare a reprimere le popolazioni di locuste che, partendo dalle terre incolte, abbandonate a causa della crisi delle campagne, vanno all’assalto dei raccolti aggravando l’emergenza a carico delle imprese agricole, con oltre la metà che hanno registrato una forte diminuzione dell’attività». I firmatari del documento chiedono interventi immediati e sopralluoghi tramite l’agenzia Laore.

Elena Corveddu

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