La Nuova Sardegna

Sassari

La battaglia di Cozzula una nuova audizione con i vertici dell’Aci

La battaglia di Cozzula una nuova audizione con i vertici dell’Aci

OSILO. «Riteniamo che il caso da lei segnalato possa rientrare in una fattispecie di discriminazione per disabilità ai sensi dell’art. 2 legge 01 marzo 2006 n. 67». Lo ha scritto l’Ufficio nazionale...

05 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





OSILO. «Riteniamo che il caso da lei segnalato possa rientrare in una fattispecie di discriminazione per disabilità ai sensi dell’art. 2 legge 01 marzo 2006 n. 67». Lo ha scritto l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, della Presidenza del consiglio dei ministri, Dipartimento per le pari opportunità, in risposta alla segnalazione di Francesco Cozzula, il navigatore ipovedente di Osilo, da tempo in lotta con l’Aci per riavere quella licenza che per oltre vent’anni gli ha consentito di correre decine di rally nazionali ed anche una tappa del Campionato del mondo.

Un punto importante a favore del navigatore osilese, considerata l’autorevolezza della fonte, che apre più di uno spiraglio per la risoluzione di una vicenda che lo vede in lotta da anni per ottenere quello che lui reputa un suo diritto. Anche perché l’Ufficio antidiscriminazioni compie un ulteriore in quanto, ancora nella risposta a Cozzula «ritiene indispensabile un’interlocuzione con Aci Sport, al fine di ottenere maggiori informazioni e, in caso di conferma di quanto da lei denunciato, richiedere la rimozione del criterio discriminatorio in via conciliativa».

Il “criterio discriminatorio” da rimuovere sarebbe l’introduzione a partire dal 2016, del requisito del possesso della patente di guida anche per il navigatore, requisito che Francesco Cozzula non potrà mai possedere, considerato il suo handicap visivo. Un obbligo che l’Ufficio antidiscriminazioni – condividendo la lettura che ha sempre dato il navigatore osilese – ritiene infondato, in quanto scrive «possiamo evincere come la licenza di navigatore rallies H disabili non abiliti in alcun caso alla guida della vettura e pertanto tale requisito non sia essenziale e determinante, anzi risulterebbe assolutamente superfluo non potendo mai il titolare di una simile licenza pilotare il mezzo di gara».

Ecco così che si configurerebbe “una discriminazione indiretta”. E per questo l’Ufficio della Presidenza del Consiglio invita Cozzula a interloquire con Aci Sport, per «richiedere la rimozione del criterio discriminatorio in via conciliativa».

Mario Bonu

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 5mila persone sfila per le vie della città

Le nostre iniziative