Sassari, la protesta per George Floyd riempie l’Emiciclo Garibaldi
Manifestazione nata e organizzata grazie all’impegno di un gruppo di giovani e al tam tam sui social
08 giugno 2020
1 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Una manifestazione nata e organizzata grazie all’impegno di un gruppo di giovani e al tam tam sui social. Con poche semplici regole: pacifica, rispettosa del distanziamento sociale, propositiva. E così è stato, con la città che ha risposto come da tempo non si vedeva, e l’Emiciclo Garibaldi che, ieri intorno alle 18, si è riempito di persone. Che insieme si sono inginocchiate, e hanno esposto i loro cartelli, al grido di “Black lives matter”, letteralmente “le vite nere contano”. Nome del movimento attivista internazionale, originato all'interno della comunità afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo verso le persone nere. E alla guida della protesta mondiale per l’uccisione di George Floyd.
Una protesta che sta scuotendo l’America e il mondo intero, e che è arrivata anche in città, sfruttando l’importante occasione per parlare anche del razzismo di casa nostra, certamente diverso da quello americano, ma non per questo meno insidioso e radicato.
Un problema che merita risposte e riflessioni, di fronte al quale la città di Sassari ha risposto presente.
Una protesta che sta scuotendo l’America e il mondo intero, e che è arrivata anche in città, sfruttando l’importante occasione per parlare anche del razzismo di casa nostra, certamente diverso da quello americano, ma non per questo meno insidioso e radicato.
Un problema che merita risposte e riflessioni, di fronte al quale la città di Sassari ha risposto presente.