La Nuova Sardegna

Sassari

«Anche i gruppi folk devono rivivere»

«Anche i gruppi folk devono rivivere»

Il sindaco di Usini Antonio Brundu scrive al governatore Christian Solinas

10 giugno 2020
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USINI. «Non faccio mistero del mio essere cultore e studioso della materia e uno dei tanti che indossa l'abito tradizionale nelle piazze, come altri colleghi sindaci. Motivo per cui, nel doppio ruolo, sento la necessità di farmi portavoce delle istanze che mi giungono da parte di tanti cori folcloristici e gruppi di ballo che vogliono riprendere le attività sospese». È il senso della lettera che il sindaco di Usini Antonio Brundu ha inviato al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore Andrea Biancareddu, per mettere sul tavolo la questione legata alla sospensione delle attività di 800 associazioni sarde, tra canto e ballo, che coinvolge circa 15 mila persone.

«L’ordinanza del 2 giugno – ha spiegato il sindaco – sembra aprire uno spiraglio almeno per le attività legate alle prove e registrazioni, in assenza di pubblico, dei Cori folcloristici sardi, ma lascia un vuoto per quanto riguarda i gruppi folk. La questione è sicuramente più complessa, ma credo che la materia possa essere sottoposta alla direzione generale della Sanità e non sia meno importante di altre, in un’isola come la nostra dove, la cultura e la tradizione, rappresentano componenti importante ai fini sociali, educativi e persino economici». Sulla base dell’ultima ordinanza, i cori sardi, in analogia con gli enti lirico sinfonici, potrebbero riprendere le attività mentre nulla si dice in merito ai gruppi folk: «Ho chiesto un chiarimento per garantire una ripartenza serena, protetta e che ottemperi la doppia necessità di difendersi dal virus e riprendere le attività, ormai ferme da fine febbraio. Ci sono tanti temi importanti che stiamo affrontando in questi mesi, ma credo fortemente che anche la cultura e la tradizione siano da tutelare con regole certe e condivise». Proprio nei giorni scorsi, lo stesso appello è stato rivolto da Maria Maddalena Simile, presidente della Fersaco, Federazione Sarda Associazioni corali e da uno dei pilastri del canto corale in Sardegna come il direttore del Coro Ortobene di Nuoro, Alessandro Catte. «Per quanto mi riguarda – ha scritto Brundu – mi rendo disponibile a lavorare insieme per stilare un quadro che possa portare i nostri cori e gruppi folk a riprendere le attività. In una regione però ormai “covid free” credo sia il caso di affrontare questa nostra specificità, al fine di preservarla e difenderla. La cultura e la tradizionein Sardegna, sono e possono essere motivi per un rilancio di piccole economie e di un indotto che ruota attorno alla semplice festa di piazza».

Franco Cuccuru

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