La Nuova Sardegna

Sassari

L’Istituto Fermi verso la rinascita

L’Istituto Fermi verso la rinascita

Ozieri, i lavori di ristrutturazione dell’edificio si concluderanno nel 2021

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OZIERI. Tra un anno potrebbe essere scritta finalmente la parola fine sulle traversie dell’Istituto tecnico “E. Fermi”. Tre anni fa la sede era stata dichiarata inagibile a causa dei fenomeni d’erosione provocati da una vena d’acqua sotterranea e questo aveva costretto il dirigente dell’istituto Antonio Ruzzu a trovare soluzioni di fortuna con alunni e classi divisi in diverse strutture. Problemi amplificati quest’anno dall’emergenza sanitaria, ma la conclusione regolare degli esami di maturità ha dimostrato che le soluzioni adottate sono state efficaci.

La preoccupazione per la ripresa dell’attività scolastica ha però spinto Ruzzu, d’accordo con il collegio dei docenti, a mettere per iscritto la preoccupazione per quello che, con l’applicazione delle norme anti-Covid, potrebbe accadere. A rispondere sugli interventi realizzati e soprattutto dando tempi certi sulla fine dei lavori ancora da eseguire, è stato l’ufficio patrimonio della Provincia di Sassari che ha indicato nella metà del prossimo anno la data di ultimazione degli interventi per restituire lo stabile alla città e agli studenti. «Abbiamo lanciato un grido d’allarme perché riteniamo chedebba esserci il massimo impegno per risolvere una situazione non più sostenibile che danneggia l’intero territorio – ha detto il dirigente scolastico –. Pensiamo che il rilancio della scuola nelle zone interne come la nostra, soprattutto in tempi di Covid, non possa prescindere dalla questione prioritaria di rendere di nuovo agibile e funzionale il Fermi».

Da quando nell’istituto sono stati rilevati problemi di stabilità, in particolare per una trave di cemento armato gravemente lesionata, gli uffici provinciali sono intervenuti in diversi momenti e con un primo stanziamento di 400.000 euro avevano reso possibile la parziale agibilità dello stabile. Nel contempo è stato richiesto un finanziamento di un milione e 100.000 euro alla Regione, concesso ad aprile del 2019, mentre a settembre dello stesso anno è stato affidato l’incarico del progetto preliminare approvato a dicembre. La stipula della convenzione per l’incarico è arrivata lo scorsofebbraio, con la successiva redazione del progetto definitivo-esecutivo e l’espletamento della gara d’appalto dei lavori, potrebbe finalmente far giungere alla conclusione un percorso travagliato in difesa di un istituto che per l’offerta formativa e il numero di iscritti resta un presidio importantissimo per il territorio.

Francesco Squintu

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