La Nuova Sardegna

Sassari

la lettera 

«Grazie ai medici che mi hanno curato, umani e professionali»

SASSARI. Un ringraziamento, un elogio, un ricordo indelebile. Questo vuole esprimere una nostra lettrice, Sebastiana Ruiu. Che ci ha inviato una lettera rivolta a chi la ha curata, per esprimergli la...

30 giugno 2020
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SASSARI. Un ringraziamento, un elogio, un ricordo indelebile. Questo vuole esprimere una nostra lettrice, Sebastiana Ruiu. Che ci ha inviato una lettera rivolta a chi la ha curata, per esprimergli la sua gratitudine.

«Sono stata ricoverata al Santissima Annunziata il 15 giugno, dove sono stata assistita dal dottor Giovanni Porqueddu e dal suo staff. Dottor Porqueddu, non appena possibile, mi ha trasferita in OBI intensiva B dove sono rimasta fino al 16 giugno. In tale data ho eseguito gastroscopia. Dopo l'esame sono stata molto male, ma, sono stata seguita da dottor Salvatore Zaru (gastroenterologo) e dalla dottoressa Laura Sini del servizio OBI Intensiva B dalla dottoresssa Maria Piera Ruggiu. Il mio non è solo un ringraziamento, ma vuole essere anche un elogio, non dimenticherò mai le corse concitate né dei medici che mi assistevano, né della dolce infermiera che correva con siringhe, flebo, glucosio, e tutto ciò che veniva prescritto sia dalla dottoressa Sini che da dottor Zaru, il quale è intervenuto non solo nei momenti concitati dell'urgenza, ma anche successivamente, durante il ricovero nel suo reparto».

«Ricordo benissimo la velocità, le misurazioni concitate e multiple dei valori, gli allarmi degli strumenti che suonavano, quando i valori scendevano, ma anche le decisioni ferme, precise, decise, assunte dai medici: decisioni che hanno dimostrato assoluta preparazione, professionalità, eccellenza, dedizione, umanità. Non posso spiegare quanto si siano prodigati per riportarmi in condizioni stabili! E neanche un attimo di presunzione. Hanno interagito con i professionisti di altri reparti che hanno ritenuto opportuno coinvolgere, compreso il mio ematologo dottor Longu. Non dimentico che anche nei peggiori momenti hanno sempre continuato a parlarmi ed incoraggiarmi, e quando hanno raggiunto l'obiettivo, ricordo anche i loro sospiri di sollievo. Io posso solo elargire il mio più profondo ringraziamento, che si estende anche a tutto il reparto di gastroenterologia, nonché degli specialisti di altri reparti che sono intervenuti nel mio caso».

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