I vini di Logudoro e Goceano in vetta
Al Premio Gallura ennesima affermazione di grandi e piccoli produttori locali
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OZIERI. È ormai diventata una piacevole consuetudine l’affermazione dei vini del Logudoro e Goceano nel Premio Gallura, festival enologico ideato da Giuliano Lenzini che anche in questa sua 26esima edizione ha incoronato a Loiri i migliori viticoltori sardi. Una conferma del progresso che la vinificazione ha avuto in questi territori negli ultimi anni, con la nascita e il miglioramento di vini che stanno contendendo più di un primato a quelli galluresi.
Per i vini autoctoni, primo posto di Tonino Cosseddu di Benetutti seguito da Michele Gaggioli di Bono e dai terzi ex aequo Bachisio Dessena e Angelo Soddu, entrambi di Benetutti, tutti produttori dell’ottimo Arvisionadu. Per i bianchi dei piccoli produttori è stato il Vermentino di Tonino Sini, ancora di Benetutti, a superare i numerosi produttori galluresi, mentre nei rossi è stata Bono a fare la differenza con il primo posto di Tonino Farina e il secondo di Mariano Molotzu nella categoria grandi produttori e la vittoria di Giuseppe Virdis nella sezione piccoli produttori, senza dimenticare il terzo posto di Tonino Cosseddu e un bel rosso prodotto dal colombiano ma bonese d’adozione Xavier Montoya.
Nei vini rosati è stata Ozieri a fare la parte del leone con il vino che più di altri rappresenta la tradizione di un territorio collinare dove vengono vinificati vitigni bianchi e rossi, molti dei quali autoctoni. Al primo posto si è quindi piazzato Pinuccio Saba di Ozieri, insieme con Tonino Sini di Benetutti, mentre al secondo posto e al terzo si sono attestati nell’ordine gli ozieresi Giovanni Cubadda e Uccio Spanu. Ancora Ozieri sul podio per i vini spumanti, con il terzo posto di Bastianino Usai. Insieme ai vini, grande apprezzamento hanno riscosso le eccellenze gastronomiche logudoresi, come la Greviera di Ozieri di Mario Piras e la spianata del panificio Deriu di Ardara. Infine Ozieri è stata protagonista anche con il suo artigianato, con la scultura dell’ozierese Tore Aini data come primo premio ai fratelli Sanna di Berchidda che con il loro vino spumante hanno ottenuto il punteggio più alto nella categoria. (b.m.)
Per i vini autoctoni, primo posto di Tonino Cosseddu di Benetutti seguito da Michele Gaggioli di Bono e dai terzi ex aequo Bachisio Dessena e Angelo Soddu, entrambi di Benetutti, tutti produttori dell’ottimo Arvisionadu. Per i bianchi dei piccoli produttori è stato il Vermentino di Tonino Sini, ancora di Benetutti, a superare i numerosi produttori galluresi, mentre nei rossi è stata Bono a fare la differenza con il primo posto di Tonino Farina e il secondo di Mariano Molotzu nella categoria grandi produttori e la vittoria di Giuseppe Virdis nella sezione piccoli produttori, senza dimenticare il terzo posto di Tonino Cosseddu e un bel rosso prodotto dal colombiano ma bonese d’adozione Xavier Montoya.
Nei vini rosati è stata Ozieri a fare la parte del leone con il vino che più di altri rappresenta la tradizione di un territorio collinare dove vengono vinificati vitigni bianchi e rossi, molti dei quali autoctoni. Al primo posto si è quindi piazzato Pinuccio Saba di Ozieri, insieme con Tonino Sini di Benetutti, mentre al secondo posto e al terzo si sono attestati nell’ordine gli ozieresi Giovanni Cubadda e Uccio Spanu. Ancora Ozieri sul podio per i vini spumanti, con il terzo posto di Bastianino Usai. Insieme ai vini, grande apprezzamento hanno riscosso le eccellenze gastronomiche logudoresi, come la Greviera di Ozieri di Mario Piras e la spianata del panificio Deriu di Ardara. Infine Ozieri è stata protagonista anche con il suo artigianato, con la scultura dell’ozierese Tore Aini data come primo premio ai fratelli Sanna di Berchidda che con il loro vino spumante hanno ottenuto il punteggio più alto nella categoria. (b.m.)