La Nuova Sardegna

Sassari

Asinara, arrivano i turisti e le regole anticontagio

di Gavino Masia
Asinara, arrivano i turisti e le regole anticontagio

Crescono le presenze nel Parco nazionale, soprattutto durante il weekend Ente e associazioni adottano un protocollo per sbarchi e visite in sicurezza

12 luglio 2020
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PORTO TORRES. Il Parco nazionale dell’Asinara ricomincia a popolarsi di tanti turisti – raggiungendo a regime, durante i fine settimana, l’ottanta per cento delle presenze – e l’Ente Parco insieme agli operatori turistici ha adottato un protocollo anticontagio che consente di poter visitare l’isola in assoluta sicurezza. Il protocollo è condiviso anche con tutte le istituzioni e gli organi di sorveglianza ed è scaricabile dal sito istituzionale www.parcoasinara.org.

Il documento è comunque già in vigore da alcuni giorni e tiene conto di tutte le disposizioni ministeriali, i rapporti dell’Istituto superiore di sanità e dei provvedimenti emessi dalla Regione e dal Comune. Ed è naturalmente soggetto a modifiche e aggiornamenti proprio in funzione dell’evoluzione dell’emergenza epidemiologica. Tutti gli operatori comunicano quotidianamente in maniera preventiva al Parco il numero di persone che vengono trasportate sull’isola e lo specifico molo di arrivo, per poter pianificare la distribuzione dei visitatori nelle diverse zone d’interesse. Il controllo del sistema, che deve evitare possibili assembramenti, è facilitato poi dalla presenza delle forze dell’ordine, dal personale volontario del Nucleo tutela ambientale della Sardegna e dalle guide ed educatori ambientali del Parco.

Il momento più critico è sicuramente quello dello sbarco nei moli, che è regolamentato secondo un calendario condiviso e che vede ciascun operatore economico impegnato nel liberare le banchine nel minor tempo possibile. I centri visite di Fornelli, di La Reale e di Cala d’Oliva prevedono l’igienizzazione delle mani, dei percorsi obbligati e l’obbligo della mascherina chirurgica. Per quanto riguarda le aree di balneazione, invece, le stesse non subiranno modifiche: è libero tutto il territorio dell’isola ad eccezione delle piccole aree a tutela integrale, ma deve essere garantita in ogni caso la distanza interpersonale. Per consentire la balneazione nelle spiagge ad un numero massimo di persone, la durata della permanenza, soprattutto se particolarmente frequentate è di due ore per ciascun gruppo. Importante conoscere per tempo la gestione dagli eventuali infortuni che possono accadere durante la permanenza all’Asinara, dove sono presenti due presidi medici presso l’infermeria di Cala Reale, gestito dall’Asl e uno volontario nel borgo di Cala d’Oliva gestito dal Corpo italiano Soccorso ordine di Malta (Cisom).

«Allo sbarco sull’isola sono eseguiti dei controlli sui visitatori con misurazione della temperatura corporea tramite termoscanner ad infrarossi – ricorda il direttore Vittorio Gazale - e nel caso di un’eventuale misurazione al di sopra dei 37,5° è previsto il momentaneo isolamento della persona presso una stanza appositamente allestita nel palazzo di Cala Reale, in attesa degli interventi sanitari». Con venti ospiti per chilometro quadrato l’Asinara si propone come luogo ideale per rispettare il distanziamento sociale e per recuperare anche da un punto di vista terapeutico gli equilibri naturali post Covid.

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