La Nuova Sardegna

Sassari

Il Consorzio di Bonifica batte cassa

Il Consorzio di Bonifica batte cassa

Dall’assemblea di Ozieri la richiesta di un contributo di 3 milioni alla Regione

17 luglio 2020
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OZIERI. In attesa dell’incontro con i consorziati della Bassa Valle del Coghinas in programma lunedì 20 luglio alle 11.30 nel centro congressi del Comune di Perfugas, il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna tira le somme della prima assemblea, quella con i consorziati di Ozieri, dalla quale sono emerse numerose istanze e problematiche. Ed è emersa anche una duplice richiesta alla Regione: un contributo straordinario di 3 milioni di euro per risanare le casse dell’ente e un ritorno di competenze e autonomia dalla Regione stessa, com’era prima della riforma del 2006. Obiettivo, quest’ultimo, che si potrà raggiungere solo «con l’unità e il sostegno di tutti nel territorio e tra consorzi», ha detto il presidente Toni Stangoni.

Segnali positivi in questo senso si sono avuti dall’alta presenza di consorziati alla riunione tenutasi a Ozieri, alla quale hanno preso parte anche alcuni rappresentanti politici del territorio (sindaci e consiglieri regionali) che hanno posto le basi per quello che il presidente ha definito «un lavoro di crescita e uscita da una stagnazione che caratterizza il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna da troppo tempo». Vent’anni di commissariamento hanno provocato un disastro economico da cui si può uscire solo con la condivisione e con la partecipazione, ha detto Stangoni nel corso della riunione. «Siamo qua per ascoltare e portare alla portata dei consorziati quali difficoltà sta attraversando l’ente che purtroppo soffre per una mancata attenzione politica e una mancata programmazione», mentre per quanto riguarda il dialogo con i rappresentanti politici il presidente, annunciando che gli incontri di questi giorni sono solo i primi di una serie di tavoli tematici in programma, ha auspicato «un confronto costante nel tempo».

Importante sarà anche «una programmazione su più fronti», che l’ente consortile ha già avviato a cominciare appunto dal rapporto con la Regione sul fronte della scarsità progressiva dei trasferimenti regionali previsti per legge, «che ogni anno vengono ridotti in percentuali vergognose» e su quello della riassegnazione delle competenze che l’ente aveva in passato, «via via perse a causa degli interventi normativi succedutisi in circa 35 anni: una battaglia da combattere assieme agli altri consorzi per riaffermare un ruolo più ampio dei Consorzi di Bonifica nella crescita economica locale».

Ultimo punto, il contributo di 3 milioni per l’abbattimento degli oneri consortili di manutenzione e funzionamento non coperti dalle quote previste dalla legge, «che consentirebbe – ha evidenziato Stangoni – un riequilibrio finanziario immediato, supportato dai ruoli consortili in riscossione e di prossima emissione e accompagnato da una attenta ristrutturazione aziendale gestionale ed organizzativa».

Barbara Mastino

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