«Bonifiche, forti ritardi nei progetti»
Il tema arriva in consiglio regionale. Satta (Progressisti): territorio preso a schiaffi
22 luglio 2020
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PORTO TORRES. I ritardi nell’avvio dei progetti di bonifica nell’area dell’ex petrolchimico approderanno in consiglio regionale attraverso una interrogazione urgente proposta dal consigliere regionale Gian Franco Satta. L’esponente del gruppo dei Progressisti ha presentato ieri mattina il documento, per «denunciare i forti ritardi nelle operazioni di bonifica dell’area industriale e sul rischio di licenziamento per 100 lavoratori legati allo stabilimento Eni».
La città attende da anni l’esecuzione delle bonifiche – soprattutto nella “collina dei veleni” di Minciaredda - per ritornare ad essere protagonista nello scenario di crescita regionale con nuove prospettive di sviluppo: compatibili però con la tutela del proprio ambiente e quindi sostenibili nel tempo. «Purtroppo ad oggi tali operazioni stentano a decollare – lamenta Satta –, bloccando di fatto quello che potrebbe essere un importante volano per l’intera economia sarda: sullo stesso territorio si registra inoltre l’imminente spettro della crisi per le imprese legate contrattualmente all’Eni, società che nell’anno in corso ha fermato su Porto Torres rilevanti attività, ridotto le manutenzioni e rinviato al 2021 gli investimenti previsti per il 2020». Il rappresentante dei Progressisti vuole dunque stimolare la giunta regionale ad occuparsi di queste problematiche, trovando le soluzioni opportune per rivalutare un territorio preso letteralmente a schiaffi per tanti, troppi anni. «L’Eni – aggiunge il consigliere regionale –, con le sue attività legate a Porto Torres rappresenta per la città e per tutto il nord-ovest della Sardegna un’importante realtà economico-produttiva, contribuendo a garantire occupazione nel territorio. Il blocco delle attività registrato quest’anno suona come un campanello d’allarme e le imprese legate da contratti d’appalto con commesse di manutenzioni, in gran numero locali, risultano a serio rischio con il concreto pericolo di dover ricorrere a licenziamenti, essendo in esaurimento il sostegno della cassa integrazione».
Per Satta questo ritardo non più tollerabile. «Chiediamo che venga istituita una commissione speciale per la verifica dello stato dell’arte delle bonifiche e per conoscere con precisione quelle che sono in corso e quelle mai partite. chiediamo massimo impegno e l’immediato intervento della giunta regionale». (g.m.)
La città attende da anni l’esecuzione delle bonifiche – soprattutto nella “collina dei veleni” di Minciaredda - per ritornare ad essere protagonista nello scenario di crescita regionale con nuove prospettive di sviluppo: compatibili però con la tutela del proprio ambiente e quindi sostenibili nel tempo. «Purtroppo ad oggi tali operazioni stentano a decollare – lamenta Satta –, bloccando di fatto quello che potrebbe essere un importante volano per l’intera economia sarda: sullo stesso territorio si registra inoltre l’imminente spettro della crisi per le imprese legate contrattualmente all’Eni, società che nell’anno in corso ha fermato su Porto Torres rilevanti attività, ridotto le manutenzioni e rinviato al 2021 gli investimenti previsti per il 2020». Il rappresentante dei Progressisti vuole dunque stimolare la giunta regionale ad occuparsi di queste problematiche, trovando le soluzioni opportune per rivalutare un territorio preso letteralmente a schiaffi per tanti, troppi anni. «L’Eni – aggiunge il consigliere regionale –, con le sue attività legate a Porto Torres rappresenta per la città e per tutto il nord-ovest della Sardegna un’importante realtà economico-produttiva, contribuendo a garantire occupazione nel territorio. Il blocco delle attività registrato quest’anno suona come un campanello d’allarme e le imprese legate da contratti d’appalto con commesse di manutenzioni, in gran numero locali, risultano a serio rischio con il concreto pericolo di dover ricorrere a licenziamenti, essendo in esaurimento il sostegno della cassa integrazione».
Per Satta questo ritardo non più tollerabile. «Chiediamo che venga istituita una commissione speciale per la verifica dello stato dell’arte delle bonifiche e per conoscere con precisione quelle che sono in corso e quelle mai partite. chiediamo massimo impegno e l’immediato intervento della giunta regionale». (g.m.)