La Nuova Sardegna

Sassari

La maggioranza non vota e la pratica passa in commissione

di Luigi Soriga
La maggioranza non vota e la pratica passa in commissione

SASSARI. Da che mondo e mondo il gioco delle parti, nelle commissioni consiliari, è questo: la minoranza avanza una proposta? Fa una mozione? Presenta una relazione? La maggioranza l’ascolta, magari...

24 luglio 2020
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SASSARI. Da che mondo e mondo il gioco delle parti, nelle commissioni consiliari, è questo: la minoranza avanza una proposta? Fa una mozione? Presenta una relazione? La maggioranza l’ascolta, magari ne apprezza anche i contenuti, ma alla fine la boccia senza pietà. È sempre successo così, e si contano sulle dita di una mano i documenti di un’opposizione sopravvissuti alla legge del pallottoliere. Ieri mattina, in commissione Bilancio, è successo quello che mai succede. La relazione della minoranza ha ricevuto il sì della commissione, così, con totale naturalezza, senza colpo ferire: che quasi quasi Lega e centrosinistra ci sono rimasti male. Non che fosse un argomento così vitale: si parla dell’articolo 77, cioè il regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale. Un tema che in queste settimane sta monopolizzando l’ordine del giorno di tutte le commissioni. Funziona così: a tenere il timone delle sedute, in questi frangenti, è l’opposizione, e a presiedere la commissione Bilancio era Francesco Ginesu della Lega. Il tema era la verifica dello stato di attuazione delle linee programmatiche del sindaco.

La relazione è piuttosto critica e severa, ma concede alla giunta una serie di attenuanti: primo mandato ed emergenza Covid. Portare a compimento gli obiettivi, in questi frangenti, era più complicato. E poi Ginesu sottolinea un altro passaggio: il documento programmatico è talmente snello, composto da 15 pagine, che fare le pulci a un simile riassuntino non è operazione semplice. In genere, in una seduta tipo, le cose andrebbero avanti così: i consiglieri di maggioranza fanno una sviolinata al sindaco, decantano l’operato fantasmagorico dell’amministrazione e liquidano le critiche degli avversari politici con un risoluto pollice verso. Invece ecco il colpo di scena. Il consigliere del Pd Giuseppe Masala fa da sponda a Ginesu e Lello Panu gli dà man forte. E dall’altra parte non scatta alcuna reazione. I consiglieri di minoranza non proferiscono parola.

Il presidente di commissione Marco Manca decide di astenersi dal votare la relazione per il suo ruolo istituzionale super partes. E incredibilmente gli altri consiglieri della maggioranza fanno lo stesso: Profili, Deiana e Desole non partecipano alla votazione. Solo Massimo Rizzu, che appartiene al gruppo più indisciplinato di Cuccureddu già rimbrottato dal sindaco, si ricorda di fare il suo dovere di soldato: vota contro. Ma è l’unico: quindi la relazione della minoranza, circostanza del tutto anomala, finisce per passare. Inesperienza dei consiglieri? Superficialità su una pratica di poco conto? Oppure piccoli scricchiolii nella squadra di Campus?

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