La Nuova Sardegna

Sassari

Bonorva, c’è il via libera per la Comunità di accoglienza minori

Bonorva, c’è il via libera per la Comunità di accoglienza minori

BONORVA. Dopo qualche mese di attesa, causata da problemi burocratici, è stato concesso il nullaosta per l’apertura della comunità di pronta accoglienza per minori, per madri e/o gestanti con figli,...

09 settembre 2020
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BONORVA. Dopo qualche mese di attesa, causata da problemi burocratici, è stato concesso il nullaosta per l’apertura della comunità di pronta accoglienza per minori, per madri e/o gestanti con figli, per minori sottoposti a provvedimenti amministrativi dell’autorità giudiziaria. La struttura che alloggerà i nuovi ospiti è compresa all’interno dell’Istituto delle Suore Vincenziane, in corso Vittorio Emanuele III, e accoglierà ragazzi sardi. Si sviluppa su due piani, con 5 stanze per piano, sia singole che doppie. Al primo alloggeranno i ragazzi dai 10 ai 14 anni, al terzo quelli dai 14 ai 18 o madri con figli.

La comunità era stata inaugurata il 25 gennaio scorso con una cerimonia ufficiale dal vescovo di Sassari Gianfranco Saba e denominata “Comunità San Vincenzo”, un piccolo segno di riconoscenza per le suore che ne avevano favorito la realizzazione. All’interno del bello e funzionale complesso a carattere comunitario, che accoglierà minori con situazioni di disagio personale o familiare, pregiudizievoli per una serena crescita psicofisica , dovrebbero svolgersi le azioni di supporto a favore del minore con un progetto educativo individuale e personalizzato, perché possa il giovane possa sentirsi accettato, ascoltato e compreso e siano raggiunti gli obiettivi programmati in collaborazione con il servizio sociale referente. In alcuni casi la comunità, con il consenso e come supporto delle famiglie in difficoltà, e in accordo con i servizi sociali ospiterà minori di entrambi i sessi, dai 10 ai 17 anni di età, fino a un numero massimo di 8+10 ospiti.

La comunità di sostegno a gestanti e/o madri con bambino potrà ospitare da 6 a 12 donne. La presa in carico del minore prevede l’elaborazione di un progetto in cui saranno coinvolti gli operatori delle comunità, i Servizi Sociali del territorio, e in alcuni casi il Tribunale dei Minori e altri servizi specialistici. Il sindaco Massimo D’Agostino ha ancora una volta ringraziato le suore che hanno consentito l’avvio della struttura. «Sono contento anche per la comunità bonorvese, ha osservato, e sono orgoglioso di mettere a disposizione della comunità il nome stesso delle comunità vincenziane, iniziamo un percorso importante e faremo di tutto per dare un senso a questa iniziativa».

Emidio Muroni

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