«Le scuole comunali sono pronte»
L’assessora Arru spiega tutte le tappe per l’adeguamento alle norme Covid
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SASSARI. L’apertura delle scuole è alle porte, e i consiglieri del Pd Fundoni, Masala, Pinna e Mascia hanno presentato un’interrogazione all’assessora Arru per sapere lo stato dell’arte e come le strutture comunali si stanno preparando all’appuntamento. Cinque aziende stanno lavorando a pieno ritmo in tutti i plessi: «Gli importi – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Meazza – sono di 200 mila, 450 mila, 80 mila, e con queste risorse le imprese hanno fatto fronte alle richieste che le scuole hanno inserito nelle schede per l’adeguamento all’emergenza Covid».
Il primo incontro con le dirigenti scolastiche è avvenuto a giugno. «Chiesi schede precise – dice l’assessora Arru – e l’incontro è slittato a luglio. È subito emersa la necessità di manutenzioni, ma si è anche capito che si poteva garantire l’attività didattica in sicurezza nella quasi totalità dei plessi». Per quanto riguarda i banchi e gli arredi, in genere la fornitura spetta ai Comuni. «A fine luglio è arrivata la precisazione: i banchi li compra il Ministero. Da quel momento il Comune non ha più competenza». Significa che 670mila euro risparmiati vengono e destinati ad altre manutenzioni. L’11 agosto la giunta delibera la ripartizione delle risorse. Il 24 agosto vengono individuate le 5 imprese che potevano lavorare su cancelli, ingressi, uscite, percorsi interni, infissi e via dicendo. Invece la disposizione dei banchi, le distanze nelle classi è una prerogativa che resta in capo alla scuola. «Un intervento importante ha riguardato lo sgombero di locali pieni di banchi, sedie e materiale vecchio, danneggiato e inutilizzabile. Per la gestione degli spazi esterni, invece, hanno funzionato da perfetto rodaggio i centri estivi comunali, con tutte le precauzioni di sicurezza. Per quanto riguarda le mense scolastiche le aziende attendono ancora la relazione delle scuole sul numero di classi e studenti». Infine i nidi: «Le 6 strutture che accoglievano 75 bambini e ora ne potranno ospitare 58. L’organico degli educatori resterà invariato. I piccoli rimasti fuori dall’elenco verranno ricollocati negli asili convenzionati, dove sono stati previsti 100 posti in più». (lu.so.)
Il primo incontro con le dirigenti scolastiche è avvenuto a giugno. «Chiesi schede precise – dice l’assessora Arru – e l’incontro è slittato a luglio. È subito emersa la necessità di manutenzioni, ma si è anche capito che si poteva garantire l’attività didattica in sicurezza nella quasi totalità dei plessi». Per quanto riguarda i banchi e gli arredi, in genere la fornitura spetta ai Comuni. «A fine luglio è arrivata la precisazione: i banchi li compra il Ministero. Da quel momento il Comune non ha più competenza». Significa che 670mila euro risparmiati vengono e destinati ad altre manutenzioni. L’11 agosto la giunta delibera la ripartizione delle risorse. Il 24 agosto vengono individuate le 5 imprese che potevano lavorare su cancelli, ingressi, uscite, percorsi interni, infissi e via dicendo. Invece la disposizione dei banchi, le distanze nelle classi è una prerogativa che resta in capo alla scuola. «Un intervento importante ha riguardato lo sgombero di locali pieni di banchi, sedie e materiale vecchio, danneggiato e inutilizzabile. Per la gestione degli spazi esterni, invece, hanno funzionato da perfetto rodaggio i centri estivi comunali, con tutte le precauzioni di sicurezza. Per quanto riguarda le mense scolastiche le aziende attendono ancora la relazione delle scuole sul numero di classi e studenti». Infine i nidi: «Le 6 strutture che accoglievano 75 bambini e ora ne potranno ospitare 58. L’organico degli educatori resterà invariato. I piccoli rimasti fuori dall’elenco verranno ricollocati negli asili convenzionati, dove sono stati previsti 100 posti in più». (lu.so.)