Gli statuti dei partiti ora sono anche in Braille
Iniziativa dell’Unione ciechi di Sassari per sensibilizzare la politica sul tema della disabilità visiva
26 settembre 2020
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SASSARI. L'Unione italiana ciechi e ipovedenti di Sassari (Uici) sta stampando gli statuti dei partiti in linguaggio Braille per sensibilizzare la politica verso i temi della disabilità visiva. La Lega Salvini è il primo partito ad aver ricevuto in dono questo documento tradotto con il sistema di scrittura tattile: nei giorni scorsi una delegazione in rappresentanza dei gruppi in Parlamento, Consiglio regionale e Consiglio comunale ha visitato la sede Uici in via Quarto. All'incontro hanno partecipato Alessandra Locatelli, deputata e ministro della Famiglia nel primo governo Conte, Eugenio Zoffili, deputato e Commissario regionale della Lega in Sardegna, Michele Pais, presidente del Consiglio regionale, Mario Nieddu, assessore regionale alla Sanità, insieme ai consiglieri regionali e comunali Annalisa Mele e Francesco Ginesu. Ha partecipato anche Bachisio Zolo, direttore di Ierfop.
L'incontro è stato aperto dal presidente provinciale dell'Uici, Franco Santoro, che nel corso del suo intervento ha sottolineato come «l'esperienza che i ciechi hanno con l'assenza di luce e l'isolamento siano al servizio di tutti. È sempre necessario, soprattutto in questo momento di crisi, promuovere politiche che facilitino l'integrazione. Come Unione dei ciechi siamo pronti a mettere a disposizione le nostre competenze e i nostri progetti per favorire progetti di inclusione e partecipazione».
L'appuntamento è stato così l'occasione per fare il punto su questi argomenti anche alla luce di un importante anniversario: quest'anno l'associazione festeggia il centenario dalla fondazione, e in autunno celebrerà la ricorrenza organizzando un importante congresso nazionale.
L'incontro è stato aperto dal presidente provinciale dell'Uici, Franco Santoro, che nel corso del suo intervento ha sottolineato come «l'esperienza che i ciechi hanno con l'assenza di luce e l'isolamento siano al servizio di tutti. È sempre necessario, soprattutto in questo momento di crisi, promuovere politiche che facilitino l'integrazione. Come Unione dei ciechi siamo pronti a mettere a disposizione le nostre competenze e i nostri progetti per favorire progetti di inclusione e partecipazione».
L'appuntamento è stato così l'occasione per fare il punto su questi argomenti anche alla luce di un importante anniversario: quest'anno l'associazione festeggia il centenario dalla fondazione, e in autunno celebrerà la ricorrenza organizzando un importante congresso nazionale.