La Nuova Sardegna

Sassari

Ambulanze sulle rotaie davanti al pronto soccorso

di Giovanni Bua
Ambulanze sulle rotaie davanti al pronto soccorso

Un’ordinanza blocca la metro alle Cliniche e “libera” il tratto di viale Italia Sindacati e opposizione: ci sono soluzioni diverse senza interrompere il servizio 

27 settembre 2020
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SASSARI. Sirio fa spazio alle ambulanze di fronte al Pronto soccorso. Ed esplode la polemica.

A partire da martedì il sindaco Nanni Campus ha sospeso, con un’ordinanza sindacale firmata ieri, il servizio di metropolitana di superficie nel tratto a partire dalla stazione “Cliniche”. Il trenino insomma, una volta arrivato in viale san Pietro, tornerà indietro invece che completare il percorso fino all’Emiciclo Garibaldi. «Sullo spazio così lasciato libero, nel tratto di viale Italia tra via De Nicola e l’ingresso al pronto soccorso – spiega l’ordinanza – sarà consentita esclusivamente la sosta delle ambulanze in servizio». «L’ospedale Santissima Annunziata – sottolinea il documento – ha occupato il piazzale interno allo stesso presidio con strutture di accoglienza e primo trattamento dei pazienti in ingresso. Le ambulanze, che in condizioni normali sostavano nel piazzale, non possono farlo per la carenza di spazi. Data l’urgenza, al fine di garantire l’incolumità pubblica e finché l’azienda ospedaliero universitaria non riuscirà a trovare spazi adeguati, interni al presidio, dove far sostare i mezzi di soccorso in attesa, l’unica soluzione attualmente praticabile è quella di far fermare gli stessi sulla sede della metrotranvia, interrompendo la corsa di Sirio all’altezza della fermata delle Cliniche universitarie di viale san Pietro».

Una spiegazione che non convince molti, a iniziare dai sindacati di categoria. Con Arnaldo Boeddu, segretario generale della Filt Cgil, che ieri mattina ha fatto un sopralluogo nella zona ospedale e attacca: «Ci sono spazi, interni alla struttura, per fare sostare le ambulanze. E comunque sarebbe stata decisamente migliore la soluzione adottata in primavera, con il tratto di viale Italia di fronte all’ospedale chiuso al traffico delle auto. E non della metropolitana. è sbagliato, soprattutto in questo momento, interrompere un pubblico servizio. E va assolutamente trovata una diversa soluzione in tempi brevissimi». Sulla stessa linea Alessandro Rassu, coordinatore regionale della Fit Cisl: «È comprensibile che vengano predisposti nuovi spazi per un servizio di prima utilità come il soccorso sanitario, ci mancherebbe, ma altrettanto siamo convinti che occupare la linea di Sirio non sia l’unica soluzione praticabile. Ad esempio ci sono due aree adibite a parcheggio, una delle quali con accesso sotterraneo all’interno dell’Ospedale, che potrebbero essere utilizzate per tale importante evenienza. Inoltre, questo atto del sindaco ci fa riflettere circa alcune proposte avanzate a luglio da alcuni consiglieri comunali i quali “desideravano” “liberare” il viale Italia dall’ingombrante “ostacolo” per favorire la ripresa del commercio della zona, con la motivazione che la sosta di auto private sui binari della metro avrebbe agevolato “l’indeciso cittadino” sugli acquisti».

All’attacco anche l’opposizione, con Fabio Pinna del Pd: «Meglio cancellare con una veloce firma la possibilità di arrivare al centro città con un mezzo pubblico, piuttosto che creare disturbo alla direzione sanitaria sassarese chiedendo loro di trovarsi uno spazio per la rimessa delle ambulanze fuori servizio emergenziale. Come? Facile, basta emettere un’ordinanza e il gioco è fatto. Se poi ci butti nel testo la frase emergenza Covid, fa sempre un certo effetto dal sapore provvidenziale. Naturalmente non c’entra nulla l’emergenza Covid e men che meno la tutela del Servizio di Pronto Soccorso. È solo accanimento contro quel progetto della metropolitana di superficie che possa permettere di arrivare nel cuore della città e restare un un’opportunità futura per favorire la competitività del centro città».



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