La Nuova Sardegna

Sassari

Preghiera per Ion, il clochard annegato a Sassari

Preghiera per Ion, il clochard annegato a Sassari

Nella chiesa di Santa Caterina l’iniziativa della comunità di Sant’Egidio

29 settembre 2020
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SASSARI. Mercoledì 30 settembre alle 19.30 la Comunità di Sant’Egidio terrà un momento di preghiera a Santa Caterina in memoria di Ion, il rumeno senza fissa dimora deceduto tragicamente qualche giorno fa dentro la fontana delle Conce. «Noi riteniamo che si tratti di un gesto importante al quale diamo estrema rilevanza – spiegano dalla Comunità – e ci piacerebbe che anche chi non ci conosce venisse a onorare la memoria di uno degli ultimi della terra. Pregheremo per lui e per tutte le persone invisibili che popolano le nostre città. Sono nostri fratelli che nella loro esistenza terrena hanno vissuto ai margini della nostra società e che sono state le prime vittime della cultura dello scarto».

Ion Prisecaru era nato in Romania nel 1967. A Sassari chi lo conosceva lo chiamava con un nome italiano: Giovanni. E lui non se n’era mai lamentato, per lui Giovanni andava bene. Quando è morto, lo scorso mercoledì 25 settembre, in quel fiume d’acqua che ha invaso la fontana delle Conce, dove aveva sistemato il suo letto fatto di stracci e vecchi indumenti, per ore è stato «un romeno di 53 anni». Un numero, un caduto nella guerra quotidiana dell’indifferenza che rende l’esercito di disperati tutti uguali.

Per lui la Comunità di Sant’Egidio farà una preghiera di circa 20-25 minuti. «Io ho scelto e leggerò il Vangelo e ho preparato un articolato commento del brano con riferimenti alla vita di Ion – dice Oreste Molino –. Ci sarà la lettura di un salmo sui poveri, un canto e alla fine una preghiera che la Comunità di Sant’Egidio ha creato per Modesta, una signora senza fissa dimora morta anni fa a Roma poiché nessuno ha avuto il coraggio di aiutarla quando si è sentita male in quanto piena di pidocchi. La stessa preghiera viene adattata a tutti i senza fissa dimora che muoiono dimenticati dalla società.

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