La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, dimentica l’astuccio, alunno delle elementari fermo per 5 ore: nessuno può prestargli una penna

di Nadia Cossu
Sassari, dimentica l’astuccio, alunno delle elementari fermo per 5 ore: nessuno può prestargli una penna

È accaduto a un bambino di una quinta, il regolamento dell’istituto vieta lo scambio di materiale didattico

08 ottobre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Cinque ore a guardarsi intorno, con le mani in mano, a osservare i compagni di classe che scrivevano, disegnavano, usavano penne rosse e penne blu, pastelli, matite e gomme. I fogli del suo quaderno, invece, sono rimasti rigorosamente bianchi.

È accaduto a un bambino di 10 anni che frequenta la quinta elementare in una scuola primaria di Sassari. Due giorni fa ha dimenticato l’astuccio a casa e in virtù del regolamento scolastico anti covid che vieta lo scambio di materiale didattico tra studenti – ma anche tra alunni e insegnanti – ha dovuto trascorrere la mattinata senza far nulla.

La notizia, come era facilmente immaginabile, si è diffusa in poco tempo tra i genitori di quella e di altre scuole cittadine. C’è chi ha “condannato” l’eccessiva rigidità nell’applicazione del regolamento (la maggioranza) e chi invece, immedesimandosi nell’insegnante, ha condiviso la sua decisione: «Le regole non le ha fatte la docente e non poteva che farle rispettare».

Il caso dello scolaro sassarese è emblematico ma è solo una delle tante situazioni paradossali che hanno contraddistinto l’avvio di questo anno scolastico. I bambini hanno già dovuto dimenticare gli abbracci con i compagni, il bacio alla maestra, la spensieratezza di una merenda condivisa. E non è stato facile. Ora qualche genitore, ma anche diversi insegnanti, temono che alcune delle condotte imposte agli alunni – talvolta ritenute immotivate anche dagli esperti – potrebbero nel tempo minare la loro sensibilità.

Quello successo a Sassari è un esempio calzante: cinque ore a guardare gli altri compagni di classe che lavorano e che imparano qualcosa in più può creare un disagio. E sembra davvero incredibile che non sia stata prevista la possibilità di ovviare a emergenze di questo tipo che, da sempre, si verificano con cadenza quotidiana in tutte le scuole del mondo. L’alunno dimentica la penna, la gomma, i quaderni e persino i libri.

Ma quest’anno non può succedere. Il regolamento parla chiaro: «Lo zaino deve essere accuratamente controllato e ripulito ogni giorno e provvisto di tutto l’occorrente in quanto non ci potranno essere scambi di materiale». Senza considerare tutto il resto. Ad esempio ogni bambino dovrà avere nello zaino una sacca in tessuto contenente una bustina ermetica dove riporre la mascherina che indosseranno all’entrata, una mascherina chirurgica di ricambio, il proprio disinfettante, un pacchetto di fazzolettini di carta e salviettine, una busta trasparente. Tanto per citare alcune disposizioni. Per non parlare degli accorgimenti necessari per andare in bagno. E infatti sta succedendo che molti bambini trattengono i bisogni. E in bagno ci vanno quando rientrano a casa.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative