GOCEANO
A Bono e Nule via libera al ritorno a scuola
BONO. Il Goceano riprende a respirare dopo l’allarme. Se ad Anela la scuola dell’infanzia è stata chiusa precauzionalmente per sospetto covid da venerdì a oggi, a Bono e Nule la situazione si sta...
12 ottobre 2020
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BONO. Il Goceano riprende a respirare dopo l’allarme. Se ad Anela la scuola dell’infanzia è stata chiusa precauzionalmente per sospetto covid da venerdì a oggi, a Bono e Nule la situazione si sta normalizzando e da oggi le porte delle scuole si riapriranno.
In particolare, è stato il sindaco di Nule Antonio Giuseppe Mellino a dare sui social la notizia ai suoi concittadini: «È con molto piacere che annuncio la guarigione di un altro paziente contagiato da covid-19 a Nule. Quindi ora la situazione è la seguente: i positivi al covid-19 sono 16, le guarigioni 10. Mi raccomando sempre molta prudenza soprattutto quando si viene a contatto con le persone. Approfitto del post per comunicare che da domani riapriranno le scuole e le relative mense, niente panico ma solo attenzione e scrupolosa osservanza delle regole».
Una buona notizia su tutti i fronti perché a Nule i contagi a un certo punto erano arrivati fino a 26, col primo caso accertato pochi giorni dopo Ferragosto. In quell’occasione una famiglia era stata messa in quarantena ma non era bastato a evitare il moltiplicarsi dei casi.
In particolare, è stato il sindaco di Nule Antonio Giuseppe Mellino a dare sui social la notizia ai suoi concittadini: «È con molto piacere che annuncio la guarigione di un altro paziente contagiato da covid-19 a Nule. Quindi ora la situazione è la seguente: i positivi al covid-19 sono 16, le guarigioni 10. Mi raccomando sempre molta prudenza soprattutto quando si viene a contatto con le persone. Approfitto del post per comunicare che da domani riapriranno le scuole e le relative mense, niente panico ma solo attenzione e scrupolosa osservanza delle regole».
Una buona notizia su tutti i fronti perché a Nule i contagi a un certo punto erano arrivati fino a 26, col primo caso accertato pochi giorni dopo Ferragosto. In quell’occasione una famiglia era stata messa in quarantena ma non era bastato a evitare il moltiplicarsi dei casi.
