La Nuova Sardegna

Sassari

Mobilità, a Sassari arrivano le “zone 30”

di Giovanni Bua
Mobilità, a Sassari arrivano le “zone 30”

La giunta presenta a Roma la rimodulazione del Mos: ciclabili tagliate al minimo e “traffico lento”

18 ottobre 2020
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SASSARI. Piste ciclabili in via Venezia, e nel triangolo formato da via Coppino, via dei Gremi e corso Maria Angioy, cucite con la rete esistente tramite tratti ciclopedonali, che appariranno anche in corso Vico e viale Berlinguer. Quattro “zone trenta” nella città ottocentesca, da via Brigata Sassari a via Asproni, e ancora da via Asproni a via Duca degli Abruzzi, sull’asse di corso Margherita di Savoia e viale Dante da una parte, e viale Umberto e via Roma dall’altra. E nel quadrato tra via Catalocchino e via Duca degli Abruzzi e intorno alla zona ospedali. E “assi trenta” nelle principali direttrici di attraversamento della città.

Cala sul piano il suo progetto di mobilità sostenibile l’amministrazione Campus, e lo manda a Roma al ministero dell’Ambiente per ottenere il via libera alla rimodulazione del progetto da 1,5 milioni arrivato, con la giunta Sanna, a un passo dall’approvazione e bocciato dal suo successore Campus con uno dei primi atti dopo il suo insediamento.

«Analizzando nel dettaglio – spiga il vicesindaco e assessore competente Gianfranco Meazza – la documentazione tecnica allegata si è rilevato che avrebbe avuto un impatto rilevante sul sistema della mobilità urbana, sia in termini di numero di stalli veicolari sottratti alla sosta che in termini di necessità di garantire agli utenti la possibilità svolgere le attività. In alcune vie la sosta su strada sarebbe essere completamente inibita, anche in prossimità di alcune sedi di plessi scolastici, per non parlare poi delle potenziali incidenze sulle attività commerciali. Inoltre, la riduzione ad una corsia in alcune vie di accesso al tessuto urbano cittadino, necessaria per l’inserimento della pista ciclabile, avrebbe comportato un inevitabile incremento dei perditempo per i flussi veicolari in ingresso al centro urbano nell’ora di punta mattutina».

Abbastanza per azzardare, tra non poche polemiche delle opposizioni, una richiesta di rimodulazione, su cui il ministero, lo scorso 10 agosto, dà il via libera chiedendo il nuovo programma di dettagli operativo entro l’8 ottobre. Piano presentato in giunta e spedito a Roma, da cui ora si attendono notizie. «Abbiamo provveduto al riesame del progetto – spiega Meazza – per effettuare la rimodulazione delle risorse finanziarie, individuando gli elementi più sostenibili e soggetti a più sicura e immediata approvazione ed attuazione, progettando un’alternativa percorribile che potesse effettivamente rinnovare la città rendendola più facile da vivere ma anche più funzionale per i suoi abitanti».

In particolare il robusto “piano ciclabili” licenziato da Sanna viene ridotto al minimo sindacale, con i due interventi di ricucitura sul circuito esistente in via Venezia e in via Coppino, affiancato da una serie di percorsi “ciclopedonali”. E poi le zone 30 e gli assi 30, dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari invece dei consueti 50 previsti dal codice stradale in ambito urbano. «Verranno studiate ulteriori misure di razionalizzazione e riorganizzazione della circolazione stradale e della sosta in corrispondenza dei nodi, prevalentemente scolastici ma anche ospedalieri e di ogni tipologia individuata come “sensibile” fino alla valutazione di misure di interdizione alla circolazione veicolare dei tronchi stradali di connessione alle zone da salvaguardare – chiude Mezza –. Verranno messe in atto delle misure che comporteranno l’eliminazione dei parcheggi lungo alcuni tratti viari che ospiteranno le pista ciclabili in prossimità di istituti scolastici o di nodi caotici e punti sensibili che necessitano maggior attenzione soprattutto in termini di sicurezza. Inoltre gran parte delle vie progettate per ottenere un traffico fluido e costante entro la soglia ottimale dei 30 Km/h, grazie al senso unico e ai restringimenti di carreggiata restituiranno superfici consistenti per ampliare e riorganizzare gli spazi dedicati al parcheggio».

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