La Nuova Sardegna

Sassari

Guerra ai maleducati dei rifiuti

Guerra ai maleducati dei rifiuti

Sanzionate dalla polizia locale 34 persone dei paesi dell’hinterland: scaricavano in città la spazzatura 

21 ottobre 2020
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wSASSARI. Incivili e maleducati ancora nel mirino della polizia locale, che continua a monitorare da vicino il comportamento dei cittadini durante la raccolta dei rifiuti. Un lavoro minuzioso e anche imponente, visto che in totale sono stati esaminati 175mila tra fotogrammi e video con il supporto delle foto-trappole che ogni settimana vengono posizionate in luoghi strategici della città. Ancora una volta, a essere state punite con 34 sanzioni sono state persone residenti nei comuni dell’hinterland sorprese a scaricare in città i rifiuti.

Dai servizi svolti dalla polizia locale emerge che su 34 “incivili”, ben 26 erano persone che arrivavano dai comuni vicini per buttare i loro rifiuti nei cassonetti cittadini, mentre dall’esame dei fotogrammi è dimostrato che la maggior parte dei sassaresi ama il proprio territorio e conferisce l’immondizia rispettando pienamente le regole. E in questo caso si tratta di una conferma di quanto già emerso anche nel corso della precedenti attività.

Nel corso dell’ultima settimana le videocamere - che riescono a riprendere perfettamente sia col buio sia di giorno - erano posizionate in via Bovet, via Camboni, via Carso, via dei Gremi, via Istria, via Nenni. Gli illeciti, come ha confermato il comandante della polizia locale Gianni Serra, sono prevalentemente legati «al conferimento fuori dal comune di residenza». Ben dodici in via Nenni, sette in via Carso, due in via Bovet e altrettanti in via dei Gremi, tre in via Istria. Tra le altre violazioni accertate nel corso dell’esame dei filmati, emerge che il conferimento dei rifiuti avviene molto spesso con buste nere (al contrario di quanto indicato dalla legge, che prevede sempre buste permettere di vedere dall’esterno il contenuto; le buste nere possono invece essere usate solo per trasportare fino al cassonetto la plastica, che poi deve essere svuotata e la busta conferita a parte nello stesso contenitore), mentre in alcuni casi i rifiuti vengono abbandonati direttamente per terra vicino ai cassonetti.

I Comuni dai quali arrivano le persone sanzionate sono prevalentemente Sorso, Sennori Usini, Tissi e Porto Torres. In un mese di questa attività, la polizia locale ha dedicato all’esame dei video e delle immagini circa 156 ore, con due agenti che si occupano esclusivamente di questo, tra visione delle foto e redazione dei verbali. Ogni settimana gli agenti del nucleo ambientale della polizia locale - sulla base di un calendario strategico - stabiliscono dove posizionare le foto-trappole: se lasciarle nelle stesse aree o se spostarle, in base alle segnalazioni. In particolare questa volta molte sono arrivate dalla zona di via Carso.

A questo si aggiunge l’azione della compagnia barracellare, che opera spesso in supporto alla polizia locale. Nei giorni scorsi il Comando di via Carlo Felice, dietro un rapporto dettagliato trasmesso proprio dai barracelli, ha denunciato una persona che stava bruciando rifiuti nel suo terreno. La segnalazione è arrivata dai vicini, che avevano notato il fumo scuro e sentito l’odore. Dopo la comunicazione dei barracelli, la situazione è stata presa in carico dalla polizia locale, che ha trasmesso il fascicolo all’autorità competente, contestando all’interessato lo smaltimento illecito di rifiuti per combustione, che - tra l’altro - configura un grave reato ambientale.

L’attività di tutela ambientale proseguirà nei prossimi giorni con interventi già pianificati in altre zone del territorio comunale.

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