La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, una “équipe” di strada per aiutare i migranti

di Giovanni Bua
Sassari, una “équipe” di strada per aiutare i migranti

Progetto da 120mila euro finanziato dal fondo “Asilo e integrazione” dell’Ue. Quattro specialisti andranno a cercare le situazioni di maggior disagio

26 ottobre 2020
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SASSARI. Il Comune scende in strada per aiutare i più deboli. Da qualche giorno è infatti pubblicato un bando da 120mila euro che si propone di mettere in piedi una équipe itinerante e di pronta assistenza che prenda in carico le situazioni di particolare vulnerabilità e fragilità in raccordo con i servizi sociali territoriali, oltre a realizzare di interventi di sostegno alla locazione e supporto all'autonomia abitativa. Protagonisti dell’intervento i migranti regolari, fuoriusciti dai percorsi di accoglienza, per scelta o per decorrenza dei termini. Persone che non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di integrazione e vivono in situazioni, anche abitative, difficili. Lo strumento scelto per dare loro un aiuto è il LGNet Emergency Assistance, finanziato dal Fondo asilo, migrazione, integrazione, il Fami, strumento finanziario istituito nel 2014 dall’Ue per promuovere una gestione integrata dei flussi migratori.

Il progetto LGNet è destinato soprattutto ai titolari di protezione internazionale. Si punta all’avvio di percorsi di effettiva integrazione orientati a una progressiva autonomia delle persone e che allo stesso tempo prevengano fratture sociali. I cobeneficiari del progetto sono 18 Comuni in tutta Italia, individuati sulla base di criteri oggettivi. Contestualmente l’Amministrazione rafforzerà la collaborazione con la rete Sprar del territorio in un’ottica di ottimizzazione delle risorse.

Il progetto ha l’obiettivo di conoscere e monitorare la situazione della popolazione migrante che si trova in strada, attivare canali di comunicazione, presa di contatto, mediazione tra la popolazione in oggetto ed i servizi, intervenire nella prevenzione delle situazioni di rischio. In particolare si vogliono costruire percorsi guidati di avvicinamento ai servizi, accompagnamento per la presa in carico dei servizi nel caso di necessità, progetti di inclusione e reinclusione sociale, il tutto in una cornice di rispetto delle differenze culturali ed in una prospettiva di riduzione dei rischi connessi all’esperienza di strada.

Gli interventi devono essere realizzati inizialmente sul territorio con un automezzo messo a disposizione dalla ditta vincitrice dell’appalto, attraverso una unità di strada (o unità mobile di supporto itinerante), che, spostandosi nei diversi luoghi di aggregazione spontanea e/o aree periferiche della città (stazioni ferroviarie, zone industriali) o aree degradate o a maggiore densità di popolazione migrante (centro storico, Latte dolce, Monte Alto e basso), andrà ad offrire risposte personalizzate ai bisogni più semplici e immediati, proponendo informazione, supporto, orientamento ed accompagnamento al sistema dei servizi. L'unità di strada svolgerà inoltre la funzione di osservatorio, rilevando i bisogni espressi o latenti delle persone più esposte a rischio di emarginazione sociale.

In un momento successivo, l'équipe multidisciplinare al completo, si occuperà della presa in carico sociosanitaria delle situazioni di particolare vulnerabilità in specifici punti di one stop shop. Il gestore del Servizio, tramite i suoi operatori, dovrà operare in stretta connessione con i servizi sociali, sociosanitari, sanitari e educativi del territorio nel rispetto delle Linee Guida operative che verranno definite dal Servizio Sociale comunale.

L'équipe multidisciplinare sarà composta da uno psicologo, con funzione anche di coordinatore, un mediatore culturale, un assistente sociale e un educatore.



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