La Nuova Sardegna

Sassari

Campo rom, al via il piano per la bonifica dell’area

di Gavino Masia
Campo rom, al via il piano per la bonifica dell’area

Il progetto prevede il ripristino del sito di Ponte Pizzinnu e delle zone limitrofe Dopo lo sgombero si attende che l’ultima famiglia trovi una nuova sistemazione

04 novembre 2020
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PORTO TORRES. Il settore Ambiente del Comune ha predisposto il progetto e il capitolato d’appalto per la rimozione dei rifiuti presenti nel campo nomadi e nelle aree limitrofe di Ponte Pizzinnu. L’intervento in quell’area di 3mila e 850 metri quadri - la cui superficie è per il 50 per cento occupata da rifiuti - era atteso già da diverso tempo e soprattutto dopo l’intervento di qualche anno fa da parte dei carabinieri del Noe. L’ultimo sopralluogo in ordine di tempo è invece relativo allo scorso agosto, richiesto dal dirigente Franco Satta, ed era stato effettuato dal funzionario comunale con il supporto degli agenti della polizia locale. Un’ispezione minuziosa e messa a dettaglio su carta, per una relazione sullo stato delle cose da consegnare quanto prima possibile alla struttura comunale e all’esecutivo. All’interno la descrizione di una discarica non autorizzata con presenza di rifiuti speciali pericolosi e non in notevole quantità e di diversa tipologia. Tra cui erano identificabili materassi, sacchi, pannelli di materiali per isolamento, boiler arrugginiti, frigoriferi e televisori, materiali ferrosi e lastre d’amianto. Un campionario di rifiuti vario e pericoloso, dunque, che ha indotto il sindaco Sean Wheeler a firmare l’ordinanza di sgombero per tutte le persone presenti nel campo nomadi entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento. Ora nel campo rom di Ponte Pizzinnu è rimasta una solo famiglia di sette persone, che ha però difficoltà a trovare una soluzione abitativa, perché il voucher regionale è troppo basso per poter acquistare una casa fuori città dove poter risiedere. Il progetto però deve comunque andare avanti e prima dell’attività di rimozione dei rifiuti, dovranno essere condotte tutte le fasi preliminari. Ossia delimitazione delle aree di cantiere e installazione dei cartelli segnaletici, preparazione dell’area di deposito temporaneo con telo impermeabile che assicuri la protezione del suolo da eventuali contatti con i rifiuti. Oltre alla predisposizione della viabilità di cantiere e delle piazzole e la predisposizione delle targhe di identificazione per ogni singola area di deposito dei rifiuti. Per perseguire gli obiettivi previsti, si provvederà comunque al confinamento dell’area di cantiere e si attrezzerà lo stesso cantiere in modo da effettuare in sicurezza il deposito temporaneo di rifiuti, utilizzando cassoni scarrabili metallici a perfetta tenuta stagna del fondo e con copertura impermeabile. Il crono programma dei lavori prevede una stima di 45 giorni a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto, poi sono previste operazioni successive alla rimozione dei rifiuti. Ovvero l’asportazione di almeno i primi 10 centimetri di suolo, che andranno gestiti come rifiuti previa caratterizzazione, e il campionamento e l’analisi a 20 centimetri di profondità nell’area del campo rom dove è stoccato il deposito incontrollato di rifiuti.

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