La Nuova Sardegna

Sassari

In via Napoli è uno slalom tra feci di cani e buche

di Paoletta Farina
In via Napoli è uno slalom tra feci di cani e buche

Degrado e sporcizia sui marciapiedi di una delle principali vie cittadine La rabbia di residenti e commercianti: «Troppa inciviltà e maleducazione»

17 novembre 2020
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SASSARI. Per abitare o passeggiare in via Napoli bisogna essere un po’ atleti, avere mille occhi e anche, o forse soprattutto, un certo stomaco. Perché percorrere i marciapiedi significa riuscire a schivare i “bisognini” di Fido, le mattonelle sconnesse, gli avvallamenti e magari i rifiuti ingombranti che vengono lasciati lì senza fare una telefonata al servizio comunale di ritiro. Il vero incubo però, a sentire residenti e commercianti, sono diventati gli escrementi dei cani. Non c’è aiuola che non sia marcata dalla loro presenza, ma il peggio è quando gli amici a quattro zampe lasciano il loro ricordino al di fuori. E allora è la fine: non ci finiscono solo le scarpe, ma le ruote delle auto che raggiungono i garage, quelle delle biciclette, delle carrozzine dei bambini, dei trolley e dei carrellini usati soprattutto dagli anziani per fare la spesa.

«È un indecenza – si indignano nel negozio di ottica Agri –, la mattina quando arriviamo al lavoro troviamo sempre il marciapiede sporco di feci e persino le nostre fioriere vengono utilizzate come orinatoio». E rincarano: «Non ci è mai capitato di vedere un proprietario di un cane raccogliere i bisogni dopo che il suo animale ha sporcato. Ci chiediamo il perché di tanta inciviltà». Si lamenta anche Angela Dessole, titolare dell’edicola vicino a piazza Salvator Ruju: «È il trionfo della maleducazione, nessuno che butti le cartacce nei cestini dei rifiuti, per non parlare degli escrementi dei cani. Per aggirarli bisogna fare il salto agli ostacoli. Io ho due figli che accompagno ogni mattina nella scuola elementare di via Marsiglia, hanno gli zainetti trolley e devo continuamente sollevarli perché non si sporchino. Sono indignata che ci sia tanta mancanza di rispetto nei confronti di chi, invece, si comporta con educazione». Proprio di fronte all’edicola c’è un altro esempio dello stato pietoso dei marciapiedi: le robuste radici di un robusto albero hanno spaccato e sollevato le mattonelle e creato un rigonfiamento ma anche un avvallamento in cui è facile cadere se non si fa attenzione. «Io lavoro qui da due anni ma sono che questo problema è precedente – ricorda Angela Dessole –. Avevo sollecitato l’ufficio per la manutenzione del verde e la scorsa primavera hanno provveduto a una potatura dell’albero che sembra fermato il movimento delle radici. Ma la mia paura è che le radici arrivino fin sotto il negozio».

Protestano contro lo stato di degrado della via anche all’enoteca Vignocchi. «Non è concepibile tanta sporcizia e degrado – si indigna Tiziana Vignocchi –. E se la colpa è soprattutto di chi non usa sacchetto e paletta quando il suo cane sporca, allo stesso tempo non c’è una pulizia accurata dei marciapiedi. Tanto che provvedo spesso io a spazzare davanti all’ingresso della nostra attività e a buttare varechina per disinfettare. Ma non potrei nemmeno farlo, secondo il regolamento comunale. Però mi si spieghi quale è l’alternativa. Ai clienti non posso far rischiare di imbrattarsi le suole. E allora devono essere i padroni degli animali a osservare le regole, che ci sono: è vietato non raccogliere gli escrementi dei propri animali». Ma non sembra importare a nessuno. Via Napoli non è la sola a risentire del problema. Forse perché le multe non sono all’ordine del giorno. Però, peccato dover ricorrere alla repressione.

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