La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Il Comune ha avviato il procedimento di affidamento per la prosecuzione del progetto Sipromi (ex Sprar), approvato lo scorso marzo dalla precedente giunta comunale, per il triennio che va dal 2021 al 2023. L’amministrazione comunale ha poi individuato attraverso il portale SardegnaCat la procedura per l'affidamento del servizio di organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela rivolti ai richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria. Ovvero un progetto territoriale aderente al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Il bando prevede la realizzazione delle attività disciplinate dalle linee guida allegate al Decreto ministeriale, in cui l’ente locale può avvalersi di uno o più enti attuatori selezionati attraverso procedure realizzate nel rispetto del codice degli appalti. Il Comune ha ricevuto un finanziamento annuale per 25 posti massimo e un importo di 337mila 625 euro annui: il costo complessivo massimo del progetto su tre anni è quindi di 1 milione 12mila 875 euro. Gli enti attuatori devono possedere un’esperienza almeno biennale e consecutiva nell'ultimo quinquennio nell'accoglienza degli stranieri, che devono essere debitamente documentate. Nel caso che gli stessi enti si costituiscono invece in consorzio, il requisito della pluriennale e consecutiva esperienza nel settore di attività assegnata deve ricorrere per ciascuno degli enti consorziati, associati o raggruppati. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa e gli operatori economici competeranno solo in base a criteri qualitativi. Il progetto ex Sprar è stato attivato a Porto Torres nel 2016, realizzato dal Comune con fondi ministeriali e gestito dal Gruppo umana solidarietà. (g.m.)