La Nuova Sardegna

Sassari

Uno dei furbetti patteggia e risarcisce il Comune

di Luca Fiori
Uno dei furbetti patteggia e risarcisce il Comune

Otto mesi di reclusione a uno dei tre impiegati fini nell’inchiesta della Finanza L’uomo verserà nella casse dell’amministrazione i soldi percepiti ingiustamente

28 novembre 2020
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SASSARI. Ha patteggiato otto mesi di reclusione e 800 euro di multa e per risarcire l’amministrazione verserà nelle casse del Comune di Alghero 1200 euro.

È finita così per uno dei tre “furbetti del cartellino” scoperti un anno fa dalla guardia di finanza, con la restituzione della cifra che secondo l’ente pubblico avrebbe percepito ingiustamente a causa di assenze non autorizzate e una condanna che non verrà iscritta nel suo certificato penale.

L’uomo, difeso dall’avvocato Danilo Mattana, era finito nell’inchiesta della guardia di finanza un anno fa insieme ad altri due colleghi. Per gli altri due dipendenti comunali difesi dagli avvocati Edoardo Morette e Stefano Carboni, l’udienza davanti al giudice dell’udienza preliminare Antonello Spanu è stata rinviata a fine febbraio. In caso di condanna andranno incontro anche al rischio della perdita del posto di lavoro.

La scorsa udienza il Comune di Alghero aveva annunciato che sarà parte civile nel processo. I tre dipendenti comunali erano stati denunciati a gennaio di quest’anno dalla guardia di finanza con l’accusa di aver reiteratamente abbandonato il posto di lavoro per recarsi a fare compere, al bar a leggere il giornale o addirittura a svolgere un’altra attività. Le indagini delle Fiamme Gialle erano partite all’inizio dello scorso anno, in seguito a una segnalazione presentata proprio per denunciare in maniera generica l’assenteismo del personale dipendente dagli uffici del Comune di Alghero.

Mesi di controlli e verifiche, portate avanti dai finanzieri con appostamenti, pedinamenti e l’utilizzo di telecamere installate in modo da riprendere i movimenti attorno alle apparecchiature “marcatempo” degli uffici comunali, avevano consentito di individuare alcuni dipendenti che sistematicamente trascorrevano le mattinate fuori dal posto di lavoro, senza timbrare il cartellino all’uscita. Ci erano voluti alcuni mesi di indagini, ma alla fine i militari della compagnia di Alghero delle Fiamme Gialle, guidati dal capitano Angelomarino Catalano, erano riusciti a incastrare i tre “furbetti del cartellino” con poca voglia di lavorare.

A gennaio per due impiegati era arrivata la sospensione dal lavoro su disposizione del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Sassari. Il terzo indagato dopo l’interrogatorio reso a Sassari davanti al sostituto procuratore Giovanni Porcheddu, titolare dell’inchiesta – aveva provveduto ad autosospendersi, chiedendo e ottenendo dal Comune un periodo di aspettativa non retribuita, poi era andato in pensione.

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