La Nuova Sardegna

Sassari

Accoltellò un 54enne dopo uno spuntino pensionato a giudizio

di Nadia Cossu
Accoltellò un 54enne dopo uno spuntino pensionato a giudizio

Tentato omicidio di Bonorva, a gennaio via al processo L’imputato alla vittima: «Sono venuto per ammazzarti» 

09 dicembre 2020
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SASSARI. Una lama di 15 centimetri penetrata nel costato, poco distante dal cuore. «Lo strumento utilizzato (un coltello di 29 centimetri ndc) e le modalità con le quali la vittima è stata colpita – scrive il medico legale Salvatore Lorenzoni nella perizia depositata alcuni giorni fa – erano idonee a cagionarne la morte». In questo caso, fortunatamente, il ferito (Giovanni Antonio Solinas, falegname di 54 anni, di Bonorva) è sopravvissuto e l’uomo che si è scagliato contro di lui (Piero Stoccoro, 76enne di Cossoine) è finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Affronterà il processo con giudizio immediato il prossimo gennaio.

«Sono venuto per ammazzarti – avrebbe detto Stoccoro a Solinas lo scorso 30 agosto – se non ti ammazzo a me a Cossoine mi impiccano». Parole che avevano preceduto il fendente.

Il falegname era fuggito a piedi (seguito dal suo aggressore) e poi era riuscito a salire in auto per raggiungere la caserma dei carabinieri di Bonorva dove era arrivato sanguinante. Qui aveva chiesto aiuto raccontando di essere stato accoltellato al termine di uno spuntino nelle sua campagna tra il paese e Giave. Giovanni Antonio Solinas aveva fornito qualche indicazione sull’accaduto e poi era stato ricoverato in ospedale. Non era stato semplice per gli investigatori della compagnia di Bonorva ricostruire con precisione quanto era accaduto. I militari erano partiti da una lite banale trasformatasi in tentato omicidio, al quale non aveva però assistito nessuno. Il ferito era stato ricoverato all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari dove era arrivato a bordo di un’ambulanza del 118 che lo aveva prelevato proprio nella caserma. Dopo dieci giorni, quando il quadro clinico è migliorato e i militari sono riusciti a ricostruire la vicenda, la Procura della Repubblica ha potuto richiedere una misura cautelare che il giudice delle indagini preliminari ha concesso. E dopo due giorni i carabinieri della stazione di Cossoine e della compagnia di Bonorva avevano arrestato Piero Stoccoro, pensionato.

Inizialmente le indagini erano state rallentate dal fatto che la vittima fosse stata accompagnata in ospedale e sottoposta a intervento chirurgico, ma i carabinieri avevano già denunciato a piede libero Stoccoro poche ore dopo il fatto. Nessuno però aveva assistito all’accoltellamento ed era stato complicato ricostruire i dettagli dell’aggressione. Da ulteriori approfondimenti di indagine, oltretutto, era emerso che poco tempo prima l’imputato si era reso responsabile di altre aggressioni mai denunciate. Sulla base di questi elementi probatori, il sostituto procuratore Maria Paola Asara, che coordina le indagini, ritenendo che ci fosse anche il pericolo di ulteriore reiterazione del reato, aveva chiesto e ottenuto che l’uomo venisse accompagnato nel carcere di Bancali. Secondo quanto accertato dai carabinieri il pensionato di Cossoine si era presentato a casa del conoscente, con cui in passato ci sarebbero stati dei dissapori legati a questioni economiche per dei terreni, e senza che lui potesse neanche accorgersene gli aveva conficcato nel costato la lama di un coltello da macelleria che aveva portato con sé dalla propria abitazione. Da qui la contestazione della premeditazione.

L’imputato è difeso dagli avvocati Agostinangelo Marras e Silvia Onida, mentre la vittima è assistita da Patrizia Marcori.

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