La Nuova Sardegna

Sassari

«La mia didattica sul marciapiede»

«La mia didattica sul marciapiede»

Brianda, docente del Liceo, ogni mattina propone le sue lezioni in presenza

23 dicembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. «Considero la didattica a distanza una sciagura». Nasce da questa convinzione personale l’idea del docente Agostino Brianda: proporre un insegnamento in presenza all’esterno del recinto del liceo turritano. Sessantuno anni, 36 dei quali trascorsi in cattedra al liceo scientifico “Europa Unita”, ogni mattina, dal 19 novembre, il professore posiziona sul marciapiede il banco, il pc, la sedia, e propone la sua lezione in presenza. Il solo a farlo. «Mi sono detto: perché non offrire una possibilità in più? - afferma Brianda - Prendendo ogni precauzione, ho il metro ma le distanze sono assai superiori a quelle prescritte dalla legge, senza entrare nel cortile scolastico e rimanendo sul marciapiede, propongo le lezioni».

La chiave è il verbo utilizzato: proporre. Nulla di obbligatorio, i ragazzi scelgono se seguire in presenza oppure da casa attraverso la Dad. «I più piccoli sono i più assidui, ma la partecipazione alla Dad è molto buona, totale», spiega Agostino Brianda.

Ci sono inoltre mille differenze tra i vari pc, i tablet, gli smartphone: a volte manca o salta la connessione, ma il professore evidenzia ulteriori problematiche: «I ragazzi speciali devono andare a scuola con i loro insegnanti di sostegno e soffrono maggiormente perché sono i più bisognosi di una scuola in presenza per integrarsi meglio».

Il timore di Agostino Brianda è che la didattica a distanza in futuro possa soppiantare quella in presenza.

Emanuele Fancellu

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative