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Sassari

Nel centro storico di Sassari «spaccio e party tutte le notti»

di Luca Fiori
Nel centro storico di Sassari «spaccio e party tutte le notti»

Gli abitanti di San Donato chiedono un intervento per bloccare feste, prostituzione e giri di droga

05 gennaio 2021
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SASSARI. «La notte non dormiamo più, tra musica, feste, risse e lanci di bottiglie. Di giorno siamo costretti ad assistere al via vai continuo dei clienti delle case d’appuntamento e dei tossicodipendenti alla ricerca disperata della dose.

Tonuccio Denurra, 50 anni, tecnico per una ditta che si occupa dell’installazione di caldaie, vive nella zona di San Donato da 26 anni. Dopo tentativi di dialogo e continue richieste di intervento alle forze dell’ordine ha deciso di metterci la faccia e denunciare quello che da troppo tempo si verifica tra i vicoli e le stradine del suo quartiere.

«Ho paura per i miei due figli e per mia moglie che ha dei problemi di salute e in questa situazione le sue condizioni si stanno aggravando. Sono arrivato al limite della sopportazione» racconta l’uomo, mentre a metà mattina passeggia sconsolato tra i vicoli deserti, che ogni sera all’imbrunire si popolano di chi negli ultimi anni ha preso possesso della maggior parte di queste casette basse in cui i sassaresi non vogliono più vivere.

«Qui non è una questione di razzismo – spiega l’uomo insieme ad altri residenti del quartiere – ma è un dato di fatto che molti dei cittadini nigeriani della zona non rispettino le regole della convivenza civile».

Il dito è puntato contro alcune abitazioni in cui, stando al racconto dei residenti e ad alcuni video girati dalla finestra con il terrore di essere scoperti, si sarebbe trasferita l’attività di un circolo privato, gestito proprio da cittadini nigeriani, finito più volte in passato nel mirino delle forze dell’ordine per problemi di ordine pubblico. «Queste persone – racconta Tonuccio Denurra – la mattina, quando noi andiamo a lavorare, dormono. Si svegliano con calma di pomeriggio e a quel punto diventano i padroni del quartiere. Dal dopo pranzo inizia l’attività di spaccio – prosegue l’uomo – e da una certa ora inizia la musica. Ogni sera c’è una festa e se chiediamo di abbassare il volume ci minacciano. Fino alle prime ore del mattino siamo costretti a sentire schiamazzi, risse e lanci di bottiglie». Ogni tanto le forze dell’ordine intervengono da queste parti e arrestano qualcuno per spaccio, ma il giorno dopo c’è chi prende il posto di chi è finito in manette, perché l’attività illecita nelle penombra di queste stradine non può fermarsi. «Chiediamo più controlli da parte delle forze dell’ordine e un intervento del sindaco – dicono Tonino Denurra e gli altri residenti del quartiere – non è possibile che davanti alle nostre abitazioni possa accadere di tutto e nessuno intervenga. Qualche giorno prima di Natale – racconta un’abitante della zona che preferisce rimanere anonima – si è fermata in questa piazzetta una station wagon grigia, all’interno del cofano c’erano decine di pecore morte che in pochi secondi sono state vendute ai nostri vicini di casa, in barba a tutte le norme igienico sanitarie».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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