«Sport e spettacolo, bando da ritirare»
Il circolo del Pd Berlinguer critica la Regione: troppe attività sono senza supporto
19 gennaio 2021
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SASSARI. Il circolo Berlinguer del Pd prende posizione contro l’avviso pubblico della Regione sulle indennità a favore di chi lavori nei settori di arte, spettacolo, sport: «Ancora una volta ci troviamo a commentare una misura dell’amministrazione regionale che desta grande perplessità – si legge in un comunicato –. Sono numerose le attività in sofferenza a causa del Covid-19, per le quali diventano determinanti i ristori previsti da governo e amministrazioni regionali».
«La legge regionale 30 del 15/12/2020, che a sua volta integra quella 22 del 23/07/2020, prevede la concessione di un'indennità una tantum a compensazione del mancato reddito, a favore di lavoratori autonomi, con o senza partita Iva, organismi, agenti e scuole professionistiche operanti nel settore dello spettacolo dal vivo, teatro, musica, cultura, danza, inclusi i professionisti e i tecnici del settore audiovisivo e cinema, spettacoli pirotecnici, organizzatori di feste e cerimonie, compresi commercianti di abiti da cerimonia, agenzie di viaggio, palestre e ambulanti al dettaglio dei mercati locali non beneficiari di altri interventi similari a valere sulla legge regionale n. 22 – prosegue –. L'indennità è quantificata in 7.000 euro per ciascun beneficiario. Ma l’art.5 del regolamento dell’avviso pubblico recita: “Lavoratori autonomi, con o senza Partita Iva degli organismi, agenti e scuole professionistiche operanti nel settore dello spettacolo dal vivo, teatro, musica, cultura, danza, inclusi i professionisti e i tecnici del settore audiovisivo e cinema, spettacoli pirotecnici, organizzatori di feste e cerimonie, compresi commercianti di abiti da cerimonia.” Con l’aggiunta della preposizione articolata degli si modifica il senso del dispositivo normativo di riferimento, e si restringe in maniera arbitraria la platea dei soggetti aventi diritto, escludendo organismi e imprese. Anche l’allegato per presentare l’istanza è predisposto per lavoratici o lavoratori autonomi, con o senza partita Iva. Quindi non si tratta di mero errore nella redazione dell’avviso, ma di una scelta. L’avviso a questo punto va ritirato e modificato nel rispetto del dettato della norma. Dopo il bando a click per il turismo e altre misure poco convincenti la Regione continua a non supportare in modo adeguato numerose attività e soggetti che stanno pagando un prezzo altissimo per la pandemia».
«La legge regionale 30 del 15/12/2020, che a sua volta integra quella 22 del 23/07/2020, prevede la concessione di un'indennità una tantum a compensazione del mancato reddito, a favore di lavoratori autonomi, con o senza partita Iva, organismi, agenti e scuole professionistiche operanti nel settore dello spettacolo dal vivo, teatro, musica, cultura, danza, inclusi i professionisti e i tecnici del settore audiovisivo e cinema, spettacoli pirotecnici, organizzatori di feste e cerimonie, compresi commercianti di abiti da cerimonia, agenzie di viaggio, palestre e ambulanti al dettaglio dei mercati locali non beneficiari di altri interventi similari a valere sulla legge regionale n. 22 – prosegue –. L'indennità è quantificata in 7.000 euro per ciascun beneficiario. Ma l’art.5 del regolamento dell’avviso pubblico recita: “Lavoratori autonomi, con o senza Partita Iva degli organismi, agenti e scuole professionistiche operanti nel settore dello spettacolo dal vivo, teatro, musica, cultura, danza, inclusi i professionisti e i tecnici del settore audiovisivo e cinema, spettacoli pirotecnici, organizzatori di feste e cerimonie, compresi commercianti di abiti da cerimonia.” Con l’aggiunta della preposizione articolata degli si modifica il senso del dispositivo normativo di riferimento, e si restringe in maniera arbitraria la platea dei soggetti aventi diritto, escludendo organismi e imprese. Anche l’allegato per presentare l’istanza è predisposto per lavoratici o lavoratori autonomi, con o senza partita Iva. Quindi non si tratta di mero errore nella redazione dell’avviso, ma di una scelta. L’avviso a questo punto va ritirato e modificato nel rispetto del dettato della norma. Dopo il bando a click per il turismo e altre misure poco convincenti la Regione continua a non supportare in modo adeguato numerose attività e soggetti che stanno pagando un prezzo altissimo per la pandemia».