La Nuova Sardegna

Sassari

Scomparso da dieci giorni trovato morto a Piandanna

di Luca Fiori
Scomparso da dieci giorni trovato morto a Piandanna

Indagine sulla fine di un bosniaco 47enne. La moglie interrogata dalla polizia Il corpo, senza apparenti segni di violenza, scoperto da un cercatore di asparagi

21 gennaio 2021
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SASSARI. Da una decina di giorni nessuno al campo nomadi aveva più sue notizie. Refik Sulejmanovic, bosniaco di 47 anni, un passato turbolento e qualche guaio con la giustizia, in realtà non si era allontanato più di tanto dal campo di Piandanna.

È stato un cercatore di asparagi ieri pomeriggio a notare il suo corpo senza vita accanto a un muretto a secco nel terreno dell’Ersu in cui dovrà sorgere il campus universitario, a non più di 500 metri dall’ingresso del campo nomadi.

Sul posto, a pochi passi dalla ferrovia, si sono recati immediatamente gli agenti della squadra mobile e della squadra volante, guidati dal dirigente Dario Mongiovì, insieme ai carabinieri. Refik Sulejmanovic era morto da qualche giorno, ma apparentemente non presentava segni di violenza.

In tasca aveva ancora il portafogli con qualche banconota e accanto del vino acquistato poco prima di accasciarsi sul terreno.

A Piandanna sono arrivati anche gli esperti della polizia Scientifica e il medico legale Salvatore Lorenzoni, incaricato dal magistrato di turno, il sostituto procuratore Ermanno Cattaneo, di accertare la causa delle morte del 47enne.

Il corpo dell’uomo è stato trasportato nell’istituto di patologia forense dell’università e stamattina verrà eseguita una ricognizione esterna del cadavere e se la Procura lo riterrà opportuno anche l’autopsia.

Ieri pomeriggio dopo aver svolto i rilievi gli investigatori hanno interrogato alcune persone per cercare di ricostruire in che modo e con chi abbia passato le ultime ore di vita di Refik Sulejmanovic. La moglie dell’uomo è stata accompagnata in questura e solo a tarda sera la donna ha fatto rientro al campo di Piandanna. Secondo indiscrezioni, qualcuno tra le persone che conoscevano bene il 47enne teme che dietro la scomparsa e la morte di Refik Sulejmanovic possa esserci un conto in sospeso tra l’uomo e qualcuno della comunità nomade.

Refik Sulejmanovic era noto da tempo alle forze dell’ordine e in passato era stato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Negli ultimi anni l’uomo si era reso protagonista di diversi episodi che avevano messo a rischio l’incolumità delle persone. Spesso ubriaco, in più di una occasione aveva aggredito passanti e forze dell’ordine.

Qualche giorno prima della sua scomparsa aveva avuto uno scontro con una persona che poi si sarebbe allontanata di tutta fretta dalla città.

Gli investigatori potrebbero decidere di sentirla per capire se possa essere legata in qualche modo alla scomparsa e alla morte del 47enne di origine bosniaca.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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